I Folletti

di Gianni 2

Oggi, per miti e leggende parleremo di folletti, quei minuscoli esseri fatati che popolano le fiabe e alcune tradizioni popolari.

Le caratteristiche presenti nei folletti comuni in tutte le tradizioni, sono: piccole dimensioni, permalosità nel rapporto con gli uomini e ambivalenza dei loro atteggiamenti, capacità di assumere altre sembianze, alcune volte sono benevoli e aiutano l’uomo con magie e lavori domestici, altre volte sono piuttosto dispettosi e persino pericolosi. Per ingraziarsi la loro benevolenza è sufficiente offrire loro un po’ di cibo.

Quasi sempre hanno un aspetto antropomorfo, anche se le loro dimensioni sono molto piccole, variabili da poco più di mezzo metro a pochi centimetri. Nella mitologia nordica, gli elfi sono esseri semidivini dalle ridottissime dimensioni, per lo più benigni, che sono una personificazione delle forze della natura.

In Inghilterra il folletto più famoso è il brownie, alto 60 cm e ricoperto di peli scuri, nudo o rozzamente vestito. Brownie è servizievole nei lavori di casa e aiuta l’uomo in cambio di dolci e latte, ma come tutti i folletti è un po’ permaloso.

Un altro il bwca, alto circa mezzo metro, caratterizzato da un lungo naso, esperto nel preparare latte, formaggi e nei lavori domestici, anche se a volte può diventare pericoloso e dispettoso.

Il folletto buggane, sempre in Gran Bretagna, è dispettoso e a volte può diventare pericoloso, può cambiare forma, si trasforma in vitello nero, cavallo e, nel suo aspetto umano, conserva gli zoccoli o le orecchie di cavallo.

Nelle saghe scandinave ritroviamo i nani che nascono da una visione antropomorfa della natura che viene così popolata in ogni suo aspetto: ogni elemento nasconde un mondo di folletti, fate, gnomi, pigmei.

In Italia ci sono i manteillons, folletti dispettosi e pericolosi che di notte scoprono e schiaffeggiano i dormienti, che saccheggiano le tavole imbandite.

Poi abbiamo il lauro, folletto a volte benevolo altre dispettoso in grado di cambiare il proprio aspetto a forma di cane, o altri animali, ma riconoscibile grazie al suo berretto rosso.

In Irlanda c’è il leprecahun, folletto solitario alto tra i 20 e i 70 cm che ama il tabacco e l’alcol.

In Francia ci sono i korred, folletti alti meno di un metro con gli occhi arrossati, che adorano ballare, a volte aiutano l’uomo con profezie e magie, altre sono pericolosi.

Nelle stesse regioni vivono poi i korrigan, abitatori fatati dei monumenti megalitici. Poi ci sono i drac sono folletti dispettosi, gli jetins che abitano nelle grotte marine, alti appena 50 cm e dotati di un’incredibile forza, spesso cambiano i loro bambini con quelli umani.

In Olanda si trovano i kaboutermanneken, folletti benevoli che aiutano l’uomo in cambio di un po’ di cibo, poi ci sono gli alven, esseri piccolissimi che si spostano trasportati dal vento e vivono negli stagni senza pesci.

In Belgio ci sono i kludde, folletti cattivi che si manifestano di notte nei campi deserti e luoghi sconsacrati, hanno il dono della metamorfosi.

In Svizzera ci sono i folletti bergmelen, conoscono bene le erbe mediche, si possono vedere soltanto nelle notti illuminate dalla luna, quando escono allo scoperto per danzare.

Nella Scandinavia troviamo il Nis, un folletto piccolo con la faccia da vecchietto, adora danzare, aiuta nelle faccende domestiche e accudisce gli animali in cambio di cibo.

In Finlandia vivono i Para, che sono folletti domestici che spesso si manifestano sotto forma di gatti, serpentelli o rospi.

Tipici del Canada sono i mannegishi piccoli folletti senza naso, con gambe lunghe e magre e mani con sei dita, stanno spesso presso i corsi d’acqua e si divertono a fare scherzi.

In Australia vivono i mimi o wulbarwar, piccolissimi, trasportati dal vento, inoffensivi e benevoli, ma molto permalosi.

Mikoshi Niudo, è un folletto del Giappone molto dispettoso, con la testa pelata e la lingua a penzoloni, appare improvvisamente spaventando la gente.

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