La natura canta

di Redazione Commenta

Chi è connesso a Madre Terra, sa che tutte le sue creature sono dotate di vita, un sasso, una pianta, un albero hanno in se la stessa energia vitale che abbiamo noi essere umani. Per connettertici con la natura, spesso ci avviciniamo ad un albero o ad una pianta e le parliamo, sapendo che lui ci ascolta, sapendo che lui ci sta donando un po’ della sua energia. Alcuni dicono che recandosi in una foresta si può ascoltare il canto di queste meravigliose creature, ma per canto intendiamo solitamente il fruscio degli alberi, il suono che essi fanno danzando con il vento.

Si è invece scoperto che realmente le piante ci sento, percepiscono le vibrazioni del mondo e con esse scambiano altre vibrazioni, che possono essere colte dall’orecchio umano sotto forma di musica. Questo fenomeno è stato studiato dall’Associazione Damnhur di Firenze che ha progettato una strumentazione elettronica in grado di rilevare le differenze del potenziale bio-elettrico tra la superficie delle foglie e le radici. Ciò avviene attaccando un sensore alle foglie, questo sensore a sua volta viene collegato ad un trasformatore, esso trasforma, appunto le onde che emanano le foglie in un suono udibile al nostro orecchio.

Si è anche scoperto che ad ogni domanda fatta alle piante, corrisponde un determinato suono, questo ci fa intuire che le piante ci rispondo e capiscono ciò che noi le diciamo. Una donna che è stato testimone di tutto questo dice:

“Non appena viene acceso l’apparecchio rilevatore, una musica dolcissima riempie l’aria. E’ coinvolgente, emozionante. Sembra una cascata di note, che si susseguono rapide, si intrecciano. Ma la cosa sconvolgente è che questo suono è armonico, è una vera e propria musica. E non è sempre uguale ma cambia di continuo. Varia a seconda del tipo di pianta, della sua salute, della sua età, della stagione. In inverno ad esempio, la musica delle piante è poco articolata, tranquilla. Ma in primavera e in estate è ricchissima, piena di bemolle e diesis, cioè di suoni ricercati e fruscianti. Accarezzando l’albero invece il suono cambia, diventa più acuto, più alto. Poi scende di tono e riprende nuovamente a salire. Gli alberi reagiscono quando le persone gli stanno vicino, come fossero felici della loro presenza. Soprattutto di quella dei bambini. Quando ci sono bambini, le piante emettono una musica più affettuosa, allegra avvolgente.”

L’Associazione Damanhur, nel 2003, ha anche prodotto un album musicale, “El Lan – Liberi Canti del Popolo delle Piante”, prodotto con registrazioni musicali di piante in vaso. Nel 2008 esce “Le liriche degli alberi” in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Firenze e prodotto con registrazioni da alberi secolari dell’orto botanico di Firenze. Anche il laboratorio di neurobiologia vegetale presso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino si è interessato a questo tipo di ricerca. 
Le piante imparano a controllare le loro risposte elettriche, le modificano a seconda delle vibrazioni che ricevono e mutano i loro suoni a seconda della specie a cui appartengono.

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