La curcuma: un erba curativa

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Le streghe un tempo erano ottime guaritrici, conoscevano le erbe e i loro effetti curativi alla perfezione, ogni erba aveva un ruolo e un potere preciso, sia magico che curativo, purtroppo con l’introduzione della medicina, dei vari farmici chimici, questa conoscenza si è andata con il tempo a perdere. Ma ora la scienza sta facendo passi avanti, o meglio io direi “indietro” , e sta riscoprendo l’azione delle erbe a livello curativo, come ad esempio la curcuma.

In India la curcuma è conosciuta ed utilizzata da almeno 5.000 anni, come medicina, spezia e anche come colorante, essa appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, si tratta di piante erbacee, perenni, dotate di rizoma e coltivate prevalentemente nelle regioni tropicali. La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe a forma ovale, mentre i fiori sono raccolti in spighe, il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola “Kour Koum”, che significa zafferano; infatti la Curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle Indie. I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, o droga, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati fino ad ottenere una polvere giallo-arancione che viene comunemente utilizzata come spezia nella cucina del Sud Asia.

La radice tropicale di curcuma è già considerata, in etno-medicina, come una delle piante più importanti per la salute, recentemente infatti è stata oggetto di studi in relazione alle sue virtù antinvecchiamento: gli esami di laboratorio condotti da ricercatori italiani del Cnr di Catania, Università di Catania e Università di Pavia e ricercatori statunitensi del New York Chemical College hanno confermato la capacità dei suoi antiossidanti nel contrastare lo sviluppo di disordini neurodegenerativi legati all’invecchiamento del cervello, quali il cancro e l’Alzheimer. Inoltre nella medicina tradizionale indiana e cinese, viene usata anche come purificante del sangue, antinfiammatorio, epatoprotettore, utile a contrastare l’insorgere di almeno otto tumori quali: colon, bocca, polmoni, fegato,pelle, reni, mammelle e leucemia, oltre a quelli già citati sopra.

La cosa che ha “catturato” l’attenzione degli studiosi è il fatto che nei paesi asiatici e in particolare in India, dove il consumo di curcuma è altissimo, l’incidenza dei tumori è molto bassa. Molto interessanti le proprietà antiossidanti della curcumina che sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze inoffensive per il nostro organismo oltre naturalmente a rallentare l’invecchiamento del nostro patrimonio cellulare. Molto valida anche l’azione cicatrizzante della curcumina; in India infatti viene applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture d’insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti.

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