Il bene e il male rappresentati dalla colomba e dal corvo

di Gianni Commenta

L’esoterismo, fin dalla notte dei tempi, prende in considerazione gli animali per rappresentare il livello tra l’umano ed il divino. Ed è proprio la continua contrapposizione tra simboli benefici e simboli maligni che danno luogo alla leggendaria contrapposizione della Colomba e del Corvo. Se la prima funge da rappresentazione del principio del bene, il Corvo senza ombra di dubbio rappresenta il principio del male.

La Colomba, già dai miti e le leggende, alle religioni, è un’animale simbolo di purezza, di innocenza incontaminata, di sviluppo spirituale, di elevazione vitale e di pace. La colomba è sempre stato il simbolo di Venere, simbolo quindi di amore casto, di purezza incontaminata, di salvezza eterna, di pace coniugale. Nella religione Cristiana, la Colomba rappresenta diversi passaggi, il Battesimo ed addirittura lo Spirito Santo, ma soprattutto simboleggia l’ispirazione divina, ossia tutte le azioni umane riconducibili al divino ed è proprio per questo che assume questo valore iconografico rappresentato anche dal ramoscello d’ulivo con cui viene sempre raffigurata porta.

Il Corvo a differenza della Colomba, sarà anche perché è di color nero, rappresenta il principio del male, giacché è simbolo di malaugurio, di acume, di oratoria e di grande ingegno. Si dice che il Corvo sia portatore di brutte notizie, predice grandi sventure e addirittura la morte. Da sempre è stato al servizio delle forze oscure, accompagnato nella simbologia da streghe di magia nera, che lo usavano come simbolo di preveggenza e messaggero di forze o di esseri soprannaturali, esseri dai poteri molto potenti.

Photo Credits – KARL-JOSEF  – DPA – Getty Images – 165895312

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