Meditazione con il mantra OM, II PARTE

di Redazione Commenta

Meditazione con il mantra OM, I parte

Appena saremo riusciti a percepire il canto dell’OM, cerchiamo di escludere ogni altro suono e concentrarci e unirci a quel suono. Probabilmente che le prime volte che ci proveremo, non riusciremo a sentire alcun suono, questo non deve fermarci da riprovare. Piano piano, facendo più attenzione ai suoni dell’orecchio destro inizieremo a sentire ogni volta un suono, una vibrazione, un ronzio; fino a quando non realizzeremo che la nota che stiamo ascoltando è la musica dell’OM.


Il Creatore è questo suono cosmico. Così facendo noi staremo ascoltando la sua voce, il suo richiamo, staremo finalmente entrando in contatto con l’Energia Creatrice. Nel momento della meditazione, possiamo chiedere qualunque cosa, qualunque domande abbiamo e potremo avere una risposta, che arriverà forse sotto forma di sogno, o di un pensiero che attraversa per un secondo la nostra mente.

Egli risponde alla preghiera della nostra anima. La nostra mente è simile ad un apparecchio trasmittente; ma, questo microfono è scomposto. Si è rotto, a causa dei colpi continui, ricevuti dalla vostra inquietudine. Una volta che avremo saputo come riparare l’inquieto microfono della nostra mente, tramite la meditazione, potremo trasmettere a Dio il nostro S.O.S , sino a che potremmo ottenere in modo cosciente la Sua risposta.

Abbiamo a disposizione il più potente Mantram che esista. Il vero “Nome di Dio”. Pronunciarlo
significa per tradizione acquisire un frammento di karma, superbamente buono per sè stessi e per gli altri. Ogni volta che si emette il Sacro Suono consapevoli che si “sta chiamando Dio” si dice che un Angelo accorra, e resti accanto a colui che sta così pregando.

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