Miti e fantasmi di Parigi

di Valentina Cervelli Commenta

Miti e fantasmi di Parigi? Chiunque abbia la possibilità di viaggiare e visitare la capitale francese non deve farsi scappare l’occasione di conoscere da vicino un po’ della storia passata di questa città.

Miti e fantasmi da non perdere

Uno dei primi fantasmi dei quali bisogna parlare per quel che riguarda Parigi è quello dell’Opéra Garnier. Lo stesso che ha dato ispirazione al Le Fantôme de l’Opéra di Gaston Leroux pubblicato nel 1910.  La trama infatti si ispirava proprio a un mito o leggenda che dir si voglia diffuso nell’ambiente teatrale parigino.

Storia vuole che tutto iniziò il 28 ottobre 1873: quel giorno infatti, nel corso di un incendio scoppiato presso il conservatorio di rue le Peletier un pianista perse la vista mentre il la sua fidanzata, una ballerina, perse invece la vita. Per la disperazione l’artista decise di nascondersi a vivere nei sotterranei dell’Opéra Garnier, che a quei tempi era in fase di costruzione, rimanendovi fino alla sua morte.

Diversi episodi sono occorsi negli anni ai quali è stato impossibile dare una spiegazione. Si è deciso quindi di attribuirli al suo fantasma. A partire dal macchinista ucciso con attorno al collo dei segni di una corda che non fu mai trovata, fino alla morte di una spettatrice a causa di una caduta del lampadario nel 1896.

Tra i miti interessanti di Parigi vi è quello delle porte del diavolo della cattedrale di Notre Dame.  Parliamo di una costruzione che troneggia sulla città da oltre ottocento anni. Uno dei monumenti più belli della città di stile gotico. Ma non molti sanno che sono diversi i miti che la accompagnano. Uno di quelli più interessanti è quello che vuole che sia stato il diavolo in persona a forgiare le cerniere e le serrature delle porte laterali. La leggenda racconta che a occuparsi di queste fu il fabbro Biscornet che, non sicuro di riuscire nell’impresa, chiese per l’appunto aiuto al diavolo in cambio della sua anima.

Tra diavolo e cimiteri fortunati

Si dice che il giorno dell’inaugurazione per riuscire ad aprire le porte fu necessario l’uso dell’acqua santa. E che il fabbro, nonostante fosse giovane e in salute morì giovane perché reclamato dall’angelo caduto.

E che dire dei miti che girano intorno al Cimetiére du Perè-Lachaise, il più grande dei cimiteri parigini? Questo venne inaugurato nel 1804 e al suo interno sono sepolti artisti come Oscar Wilde, Molière, Chopin, Edith Piaf, Maria Callas, Bashung e Jim Morrison, insieme a migliaia di cittadini di ogni estrazione sociale.

È spesso sfruttato anche per semplici lunghe camminate. Tra i sepolti al suo interno anche il giornalista Yvan Salmon, detto Victor Noir. L’uomo venne ucciso da Pierre Bonaparte, cugino dell’Imperatore Napoleone III, il giorno prima delle sue nozze. Il suo monumento funebre presenta le parti intime particolarmente pronunciate, e si dice che chi le tocca veda crescere la propria fertilità o virilità.

 

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