La preghiera degli scribi

di Gianni Commenta

Nell’Antico Egitto, gli scribi hanno rivestito un ruolo di vitale importanza e la loro figura è stata protetta dal dio Thot, l’inventore e protettore della scrittura.  Thot era anche dio della musica, medicina, geometria, astronomia, magia e simbolo della luna ma, tra le sue tanti funzioni, ha avuto anche quella di guidare gli scribi nel loro importante percorso nella società egiziana.


Il rapporto tra gli scribi e il dio Thot è stato così forte da farne nascere anche una preghiera attraverso la quale gli scribi si rivolgevano al loro protettore nonché punto di riferimento invocando protezione. Parlando al dio Thot, gli scribi dicevano: Vieni, tu che sei la parola divina. E poi, descrivendo il loro tutor, gli scribi lo descrivono come una dolce fonte per il viaggiatore assetato nel deserto. Un rapporto strettissimo, insomma, e una preghiera che si è tramandata nei secoli. Eccola di seguito.

Preghiera degli scribi

O Thot, preservami da parole vane.
Stai dietro di me (per guidarmi) al mattino.
Vieni, tu che sei la parola divina.
Tu sei una dolce fonte per il viaggiatore assetato nel deserto.
Essa è inaccessibile per il chiacchierone, prodiga per il silenzioso

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