Preghiera del tossicodipendente

di Gianni Commenta

La preghiera non si dimentica delle persone tossicodipendenti che, proprio a causa del loro problema, rischiano spesso di ritrovarsi sole e abbandonate anche dalla famiglia.

Signore,
la vita mia è appesa a una siringa, a una polvere bianca che

mi ha offuscato lo sguardo e la mente.
Avevo bisogno di tante cose

Signore, ma nessuno mi ha risposto.
Neanche la tua voce ho sentito. Ma

adesso voglio gridarti la mia rabbia e la mia angoscia.
Dov’eri quando

cercavo disperatamente il senso della mia vita
o quando chiedevo di

essere amato e nessuno si volgeva a me o quando cercavo amore e mi
offrivano solo piacere?
Solo adesso mi accorgo dov’eri.
Eri dentro

quella mia ricerca di amore; eri quel volto sconosciuto che cercavo;
eri quello che mi dava un amore che non riconoscevo;
eri dentro quella

mia stessa vita che credevo persa per sempre.
Ma forse non è troppo

tardi: il tempo non rientra nelle dimensioni dell’amore.
Dall’eternità

mi ami e all’eternità mi destini,
cosa possono essere alcuni anni

“persi” se non frammenti sfuggiti dalla distrazione
e dal capriccio?

Anch’io posso essere come l’operaio dell’ultima ora
dì cui parli nel

Vangelo. Mi hai chiamato alla fine della giornata.
E che importa? Non

mi darai meno di quelli che hai chiamato all’alba.

Anche la quantità non è dimensione dell’amore.
E il tuo non si lascia

ingabbiare entro gli angusti contenitori
delle categorie umane.

Accoglimi Signore,
anche se arrivo in ritardo e liberami.
Lascia che il

tempo della “dipendenza” sia solo nebbioso ricordo
di un passato che

vorrei non mi appartenesse più.
Fortifica col tuo il mio spirito

fiacco; lasciami riconoscere il tuo volto
tra quello degli amici e

lasciami sceglier la tua compagnia.
Ho ancora tempo per amare, ho

tempo e voglia per ricostruire.
Ci sono tanti intorno a me che mi

tendono la mano, una mano disarmata che stento a riconoscere,
abituato

come sono alle mani che nascondono la morte dentro il velluto del
guanto
e il ghigno cadaverico dietro il sorriso accattivante.
Ma il

cammino è in salita e ho ancora bisogno di essere sostenuto.
Signore

Gesù, venuto a ridare la libertà
ai prigionieri e a liberare gli

oppressi, sgancia i miei ceppi.
Sii solo Tu la mia “dipendenza”.

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Photo | Thinkstock

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