Esorcismo, dopo le Litanie

di Gianni Commenta

Ottava parte dell’approfondimento legato agli esorcismi, anche oggi vedremo una parte del rituale utilizzato dagli esorcisti durante casi di possessione.

Terminate le litanie, l’esorcista, in piedi, dice l’orazione seguente:

O Padre, a te solo appartengono
la misericordia e il perdono:
fa’ che la tua compassione divina
liberi questo tuo servo [questa tua serva] N.,
tenuto [tenuta] in catene dal potere diabolico.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

Oppure:

O Dio, tu sai che la nostra debolezza
ci trascina di caduta in caduta:
fa’ che questo nostro fratello [questa nostra sorella] N.
sia liberato [liberata] dalla schiavitù dello spirito maligno
e, ristabilito [ristabilita] nella piena libertà dei tuoi figli,
possa lodarti in eterno insieme ai tuoi santi.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

Tutti si alzano.

RECITA DI UN SALMO

L’esorcista può recitare, uno o più salmi, o soltanto qualche versetto o qualche strofa, a scelta. Oltre al salmo qui proposto, se ne possono aggiungere altri, scegliendoli nel capitolo II (nn. 67-75). I salmi è meglio che siano introdotti da una citazione del Nuovo Testamento e conclusi dall’orazione proposta in questo rituale. I presenti possono partecipare ripetendo il ritornello o alternando le strofe.

Salmo 90 (91)

Sotto la protezione dell’ Altissimo

Ecco, io vi ho dato il potere di camminare
sopra i serpenti e sopra ogni potenza del nemico. (Lc 10, 19)

R. Mio rifugio tu sei, o Signore.

Tu che abiti al riparo dell’ Altissimo *
e dimori all’ombra dell’Onnipotente,
di’ al Signore: “Mio rifugio e mia fortezza, *
mio Dio, in cui confido”.

R. Mio rifugio tu sei, o Signore.

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio.

R. Mio rifugio tu sei, o Signore.

La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;
non temerai i terrori della notte,
né la freccia che vola di giorno, †
la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

R. Mio rifugio tu sei, o Signore.

Mille cadranno al tuo fianco †
e diecimila alla tua destra;
ma nulla ti potrà colpire.
Solo che tu guardi con i tuoi occhi
vedrai il castigo degli empi.
Poiché tuo rifugio è il Signore
e hai fatto dell’Altissimo la tua dimora.

 

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