Ufo, il caso di Castelporziano

di Valentina Cervelli Commenta

Gli ufo hanno tenuto banco quest’estate negli Stati Uniti per via di specifica ammissioni da parte di veterani di guerra e persone dell’amministrazione americana. In Italia il caso di Castelporziano è quello più conosciuto.

L’avvistamento ufo di Castelporziano

Una conoscenza a livello internazionale visto che è stata in grado di attirare l’attenzione in passato anche delle autorità statunitensi. Un caso questo di Castelporziano che ha fatto parlare molto quando accadde. E la ragione sta nel fatto che a essere coinvolto in questo episodio molto particolare relativo agli ufo fu l’autista del capo dello Stato Antonio Segni.

Era il 1963 e non è chiaro se fosse presente nella vettura anche il presidente della Repubblica. Non è stato esplicitato il nome del politico della maggioranza che si trovava nell’automobile all’interno della tenuta presidenziale. Venne però raccontato che un corpo metallico di colore grigiastro e di forma discoidale simile a due grandi piatti sovrapposti si fermò davanti la vettura. Da lì sorvolo tutta la tenuta creando vibrazioni e scosse sentite sia da questa che visibili sugli alberi.

In materia di ufo questo avvenimento fa parte anche del Blue Book, il progetto dell’Aeronautica americana per capire se gli oggetti volanti non identificati rappresentassero un pericolo per l’umanità. Proprio perché in quegli anni crebbe l’attenzione nei confronti di questi avvenimenti inspiegabili.

L’avvistamento ufo di Castelporziano viene considerato dagli esperti di ufologia un incontro ravvicinato del secondo tipo perché avvenne un’interazione elettromagnetica con il disco volante. Si racconta infatti che era udibile un sibilo e fari dell’auto si sarebbero spenti da soli.

Non sempre segni di presenza aliena

C’è chi sostiene che incontri inspiegabili come questi non debbano essere per forza segno di presenza aliena. Potrebbero anche essere esperimenti tecnologici condotti da paesi stranieri od operazioni militari segrete.

Tecnicamente gli avvistamenti di ufo nei pressi di Roma fino al 2000 sono stati circa 300. Nel 95% dei casi sembrerebbe essere stata trovata una spiegazione scientifica. Fa molto pensare, soprattutto coloro che non credono alla possibile presenza degli alieni, il fatto che la maggior parte degli avvistamenti avvengano vicino a delle aree militari.

Ovviamente sarebbe stupido pensare di essere gli unici esseri viventi nell’universo. Ma lo stesso tempo è importante combattere eventuali psicosi. Soprattutto perché un approccio esagerato potrebbe portare anche a non rendere possibile il riconoscimento di veri contatti con altre civiltà.

Se pensiamo ad avvenimenti come quello di Roswell, ad esempio, viene spontaneo pensare che gli scientifico e militare ci sia molto poco. Forse l’approccio giusto quando si tratta di ufo è rimanere il più possibile con la mente aperta. Ma allo stesso tempo cercare di confutare ciò che accade.
E proprio questo tentativo infatti che può portarci a scoprire cosa abbiamo davvero davanti agli occhi.

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