La danza della morte, II PARTE

di Redazione Commenta

Nello scorso articolo abbiamo iniziato a leggere di una leggenda che viene raccontata nelle piccole isole dell’Irlanda. La leggenda narra di una giovane fanciulla che cadendo si ritrova in un luogo magico sconosciuto e non visibile agli occhi degli uomini, un mondo fantastico da cui lei viene irrimediabilmente rapita, ma…

Infine le danze cessarono ed il suo compagno la ringraziò, invitandola a cenare in sua compagnia. La giovane vide quindi un’apertura nel terreno ed una scalinata ed il giovane uomo, che pareva il Re di tutti loro, la condusse dabbasso, seguiti dall’intera compagnia. Alla fine della scala entrarono in una vasta sala, tutta luminosa e piena di oro ed argento e luci; la tavola era ricoperta da ogni bontà da mangiare ed il vino veniva versato in coppe d’oro.

Quando sedette tutti la incoraggiarono a mangiare il cibo ed a bere il vino ed ella, stanca per la danza, prese la coppa dorata che il principe le porgeva e la avvicinò alle labbra per bere, ma proprio in quel momento un uomo le passò accanto e le sussurrò:
“Non mangiare alcun cibo né bere vino o non ritornerai mai più a casa tua.”
Così ella posò la coppa e rifiutò di bere. A questo essi si infuriarono, fecero un grande rumore ed un fiero uomo scuro si alzò dicendo:
“Chiunque venga da noi deve bere con noi.”
E prese il braccio della fanciulla, portandole il vino alle labbra tanto che ella quasi morì di paura. Ma in quel momento si alzò un uomo dai capelli rossi e la prese per mano, conducendola fuori.
“Per questa volta sei salva” disse. “Prendi questa erba e tienila in mano fin quando sarai a casa e nessuno ti farà del male.” E le diede un rametto di una pianta chiamata Athair-Luss (edera terrestre). Ella, allora, lo prese e fuggì via sull’erba nella notte oscura, ma per tutto il tempo udì dei passi che la inseguivano. Raggiunse infine casa propria, sbarrò la porta ed andò a letto; da fuori si elevò un grande frastuono ed ella udì delle voci gridare:
“Il potere che avevamo su di te è svanito a causa della magia di quell’erba, ma aspetta: quando danzerai nuovamente alla musica sulla collina rimarrai per sempre con noi e nessuno potrà impedirlo.”

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