Neville Rowe: l’uomo senza equilibrio e i delfini

di Gianni Commenta

Neville Rowe era una persona molto particolare, che comunicava con un gruppo di delfini chiamato Cajuba. Per la mente collettiva di questi delfini lui era il tramite, il ponte tra due mondi che metteva in comunicazione due specie, quella umana e quella dei delfini.

I delfini sono ritenuti animali intelligentissimi, simbolo della pacifica convivenza, sono sempre in gruppo. Cosa che a quanto pare l’uomo non è in grado di fare. Rowe aveva iniziato a comunicare con loro al Sea World di San Diego, in California.

Il metodo utilizzato dagli intelligenti mammiferi era la vibrazione che poi veniva tradotta in parole attraverso la mente del canale, in questo caso lo stesso Rowe. Cosa dicevano? Che volevano aiutarci a capire noi stessi e il nostro mondo, loro e il loro di mondo per trovare un equilibrio.

Quell’equilibrio che non sappiamo trovare da soli anche se ci crediamo intelligenti tanto da poter trovare soluzioni intellettuali e tecnologiche. Cajuba però andava oltre affermando che gli esseri umani non hanno nessun equilibrio e nemmeno rispetto per la Madre Terra.

Abbiamo alterato profondamente la natura e le vibrazioni della Terra, ma l’affermazione più importante era che la maggior parte di noi non capisce la propria vera natura spirituale. Questo sarebbe il vero grande dramma. In quanto delfini e quindi parte della natura continuavano il discorso mettendo l’accento su tutto lo scempio e il disastro che l’uomo sta perpetuando all’ambiente e agli animali.

Non ci giudicano per questo, sostengono solo che ognuno è responsabile di tutto ciò gli succede  e quindi noi siamo responsabili di come stiamo “conciando” la Terra e di tutto ciò che ne consegue. Insomma siamo e saremo causa della nostra rovina. Squilibri, disarmonie, danni e inquinamento. Non ci prendiamo cura di niente e quindi poi non potremo lamentarci di ciò che accadrà. I delfini? Vorrebbero aiutarci a trovare l’equilibrio e a capire… Rowe è deceduto nel 194 a causa di un incidente lasciando un vuo incolmabile in tutti quelli che lo cooscevano.

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