Equinozio di primavera e Ostara – Storia e tradizione

di Gianni 2

Eccola è arrivata la primavera, il fantastico equilibrio tra luce e buio, l’Equinozio chiamato dagli antichi celti Oestara.

Siamo nel periodo dell’equilibrio, l’oasi di armonia tra luce e buio, luna e sole, maschile e femminile un periodo ricco di fertilità, di amore e colori, una stagione di creatività e di danza gioiosa.

l’Equinozio è il momento dell’incontro della Dea e del Dio fanciulli, della loro danza, è il periodo in cui si esce dal letargo del lungo inverno e avviene il primo incontro con l’Altro, con l’innamoramento e la trasformazione.

la primavera è il momento adatto per i sentimenti, viverli, per rinascere con la Natura, fondersi con la Madre Terra, celebrarla, gioire della Vita che sboccia e si manifesta in tutte le sue forme.

Se vogliamo celebrarlo, possiamo farlo con semplici azioni, per esempio, stando in sintonia con l’energia di Oestara:
Eliminare tutto ciò che non serve e che fa ristagnare l’energia nella stanza.

Camminare nella natura mentre si risveglia.
annusare i fiori
Stendere sulla tavola una tovaglia verde e candele color pastello.
Piantare semi in giardino o nei vasi: prendersi l’impegno di crescere le piantine con amore.
Aprire le finestre all’aria di primavera.
Creare qualcosa con le mani.
Fare un cerchio di arance che rappresentino il sole, pensando a tutto quello che il sole ci dona.
Dipingere le uova con i simboli del sole e della luna o con delle qualità e di seguito mangiarle per incorporare l’energia del simbolo
Meditare sull’immagine dei semi.
Meditare sugli inizi, sull’aria, sull’alba.
Regalare alla Terra del miele, un cristallo o una monetina.
Comprare un libro su una materia completamente nuova che ci affascina e leggerlo.
Fare qualcosa di nuovo
Aspettare l’alba davanti ad un piccolo falò con amici.

La parola equinozio deriva dal latino “equus nox”, ovvero “uguale notte”.
Rappresenta una specie di capodanno, celebra il ritorno della primavera e della vita, l’ascesa della Dea dagli Inferi.

Si celebra la fertilità della terra. I popoli più nordici come i Celti l’Equinozio, o quantomeno i rituali che venivano celebrati in prossimità di queste corrispondenze, avevano una grande importanza. Gli Equinozi non sono feste celtiche, ma sono festività che appartengono all’area sud europea.

Questa festa segna il momento dell’unione in un simbolismo cosmico, il risveglio della Natura; il matrimonio fra una divinità maschile, appartenente alla sfera solare, ed una femminile, legata alla Terra o alla luna. Il Dio Sole si accoppia con la Giovane Dea Terra.

Durante la giornata venivano accesi dei fuochi rituali sulle colline più rimanevano accesi, più fruttifera sarebbe stata la terra. Durante la giornata venivano irrigati i campi, mentre i Druidi, sfruttando la corrispondenza perfetta tra ore solari e ore notturne, celebravano i loro Riti.

Pianta sacra all’Equinozio di Primavera è il trifoglio, associato al triskele, la ruota sacra a quattro braccia.

Alban Eiler è il momento della rinascita, dei nuovi progetti, è il momento in cui è possibile realizzare quei sogni che sono nati nel periodo freddo. E’ il momento adatto per aprirsi ai sentimenti e viverli nella loro totalità.

Rinascere con la Natura e fondersi con la Madre Terra, celebrarla e gioire della Vita che sboccia e si manifesta in tutte le sue forme.

L’equinozio si festeggia nel ciclo delle stagioni tra Imbolc ( 2 febbraio) e Beltane (1° maggio). Ora il giorno e la notte sono in equilibrio e la forza del sole sta crescendo. Nella ruota dell’anno, dopo questa festa vi è Beltane, cui segue il solstizio d’estate ( 21 giugno), dove il sole raggiungerà lo zenith per poi tornare ad accorciarsi fino a Yule.

Ci sono molti modi di celebrare Ostara, alcuno di loro semplici e di qualche ritualistici:
decorare la casa con dei fiori, Illuminate le vostre stanze con le daffodi, le primule, le candele colorate in tonalità di giallo e di malva, di celeste e di verde. Inoltre i fiori e le candele pastello possono essere anche introdotti nel vostro spazio rituale

l’incenso dell’ equinozio di primavera andrà usato con una fragranza floreale chiara, per rito di Oestara.
Bollite le uova e coloratele con i coloranti alimentari luminosi e se ne conservate qualcuno per tutto l’anno potete interrarle nel vostro giardino.

Potrete posizionare una candela nera ed una bianca sul vostro altare, stare svegli e dormire per le stesse ore di oscurità e di luce.

Bisognerà fare l’ ingranaggio, per rappresentare i festival solari e lo si decora con i fiori. Bisogna procurarsi numerosi ramoscelli lunghi e flessibili o rami sottili – il salice è ideale. Piegare due o tre ramoscelli in un cerchio che è 10”-15 “attraverso (secondo quanto grande desiderate essere la vostra ruota). Legate le estremità dei ramoscelli con una stringa o cordicella per chiudere il cerchio, prendete due ulteriori ramoscelli e disponeteli in una formazione trasversale attraverso la vostra ruota, legandoli saldamente insieme dove attraversano nel centro.

Il vostro ingranaggio è completo e può essere decorato con dei fiori, mettete la ruota sul vostro altare, appendetela alla parete, al soffitto o ai rami di un albero all’esterno. Può essere conservato e decorata con i fiori ed il verde stagionali a ciascuno dei festival solari dei solstizi di primavera e autunno e degli equinozi e di estate e di inverno.

L’Equinozio di Primavera è il periodo in cui gli elementi – aria, fuoco, acqua e terra – sono nel loro momento più luminoso. L’aria percorsa da venti allegri, la trasformazione arietina del fuoco è evidente ovunque, le piogge primaverili portano acqua alla nuova vita della vegetazione, la terra è più rigogliosa che mai.

Aria
Salute a te, stella dell’Est,
regina dell’aurora, brezza del mattino.
Dal tuo respiro nasce il vento
che soffia gentile fra i rami in fiore
e leggero cosparge la terra di pollini e amore
Tue sono la freschezza, la gioia e l’allegria
la musica, l’incanto, la risata e la poesia
In te riconosciamo i nostri occhi fanciulli,
la nostra leggerezza e la spensieratezza
che ci fa volare e sentire nei cuori
il soffio della primavera che nasce.

Fuoco
Salute a te, stella del Sud,
raggio di sole, fonte di vita, energia e calore.
Dei tuoi raggi si riscalda la terra,
dai tu forma alla vita, colore ai fiori
e doni forza, coraggio e vigore.
In te riconosciamo la passione
che accende i nostri cuori
e dà forma ai nostri sogni e alle nostre visioni
Sei tu fuoco vivo della Creazione
che nutri il nostro desiderio infinito … di essere.
Acqua
Salute a te, stella dell’Ovest,
pioggia leggera, sorgente e fiume.
Dalla tue acque germoglia la vita,
è fertile la terra e umido il bosco
In te che sei intuizione e rigenerazione,
riconosciamo il nostro sentire profondo,
le emozioni, i sentimenti, l’abbandono.
E possiamo scivolare nel flusso
lasciandoci amare dalla corrente di vita
che dirige il nostro crescere.

Terra
Salute a te, stella del Nord,
Madre dei monti, degli alberi e degli animali,
sul tuo fertile corpo cresce la vita,
che tu nutri e sostieni e ami.
In te riconosciamo la nostra forza vitale,
la concretezza del passo,
il tocco della mano e l’abbondanza del cuore.
Ci insegni a rinascere e rifiorire
con la forza della terra che sempre si risveglia.

Fonte

Commenti (2)

  1. la finiamo con i deliri new age e le religioni fai da te.non bastassero già quelle ufficiali.tra gruppi per il potenziamento della mente ,sette e psicosette varie sparse ormai ovunque,vedo (da vicino) persone perdere completamente il contatto con la realtà,isolarsi in un mondo artificiale fatto di corsi e sedute di meditazione.le varie vanna marchi non sono altro che la buffonesca e cialtrona punta di un ice berg di dimensioni preoccupanti

  2. Ciao Andrea,
    capisco il tuo malumore, il tuo modo di pensare e concordo appieno su quel che dici di Vanna Marchi e compagnia bella, ma non tutti la pensano come te, nè come me. Io sono cresciuta in una famiglia cattolica, ma sin da piccola ho iniziato a studiare libri sull’esoterismo, confrontandomi con persone più mature di me, mettendomi in gioco, valutando e studiando anche altre religioni.
    Perdere il contatto della realtà secondo me, significa chiudere gli occhi per paura di vedere oltre la realtà stessa, un problema che negli ultimi secoli è andato in espansione, facendoci perdere di vista molti valori e molte tradizioni.
    I seguaci di sette come Scientology e molte altre, sono la rovina di tradizione millenarie, sono delle assurde idiozie, molto lontane da culti antichi risalenti allìepoca dell’antico egitto, o ancor più vicino a quelle dei celti.
    Il new Age non fa parte di questo blog, anche se esso ha preso molte caratteristiche di antichi culti pagani, facendo tornare a galla alcune tradizioni.
    Torna a trovarci
    Benedetta

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