George Adamsky, primo contatto con gli alieni – parte II

di Gianni Commenta

Come si diceva, dopo il suo incontro con Orthon, alieno, Adamski cominciò a guadagnarsi la vita grazie alle sue conferenze e racconti di viaggi. Nei suoi libri descriveva quelli che faceva a bordo delle astronavi che provenivano da Marte, Giove, Venere e Saturno.

In uno di questi suoi viaggi interplanetari venne persino portato sulla faccia nascosta della Luna dove ammirò un panorama che nessuno si sarebbe aspettato: laghi, montagne innevate, foreste e città comprese di persone che vi camminavano.

Quando però nel 1959 i sovietici mandarono in orbita Luna 3 e scattarono le fotografie di quella parte del satellite e le divulgarono Amamki disse che erano state tutte ritoccate pe ingannare gli Stati Uniti. Sulle foto non c’era ciò che lui aveva descritto, ma solamente un’arida distesa di crateri.

Adamski proseguì lo stesso con i suoi racconti e la divulgazione per tutti gli anni Cinquanta. Anche se in queste sue storie c’erano molte incongruenze fece parecchi “proseliti” ed ebbe anche imitatori. Tra questi Truman Bethurum.

Bethurum era uno stradino di cinquantasei anni che nel 1954 pubblicò la storia della sua esperienza con gli alieni che incontrò per la prima volta nel deserto del Mojave. Lo stradino venne invitato a bordo del loro disco volante atterrato sulla sabbia.

Una decina di ometti alieni lo condussero dal comandante che in quel caso era una bellissima donna aliena di nome Aura Rhanes. Lastronave proveniva dal pianeta Clarion, nascosto alla Terra perchè la sua orbita era dietro al Sole.

Gli alieni di Truman Bethurum erano atterrati sul nostro paese per riaffermare i valori della famiglia e della religione. Anche questo comandante si disse spaventato all’idea di una esplosione atomica , la guerra nucleare avrebbe disrutto una parte non indifferente del cosmo.

Bethurum incontrò i clarioniti in ben undici occasioni e uno dei pochi a credere ai racconti di quest’uomo fu proprio George Adamski che lo spinse a parlarne e scriverne. Tutto qui? Certo che no… e la storia continua…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>