Incontro con gli alieni

di Redazione Commenta

Quante persone hanno testimoniato di esser stati rapiti dagli alieni, di aver descritto ogni esperienza nei minimi particolari, molti erano fasulli, ma altri hanno riportato i segni di questo incontro, la storia che sto per raccontarvi è simile a moltissime altre, questo non significa che non sia veritiera anzi, ci fa capire come gli alieni agiscono.

Nella città di Valensole, il primo luglio del 1965 alle sei del mattino Maurice Masse un agricoltore, ex combattente della resistenza della guerra, venne attratto da un rumore che proveniva dai suoi campi, ovviamente si diresse subito verso il rumore, pensando che qualcuno fosse entrato furtivamente, ma mentre si avvicinava al rumore, che si faceva pian piano più forte, vide, una cosa a dir poco sconvolgente. Davanti a lui c’era una macchina misteriosa, una specie di velivolo sperimentale dell’aviazione, si avvicinò ancora e distava dalla macchina circa 20 metri, quando notò che la sua forma era ovale e le sue dimensioni erano non più grandi di una semplice automobile.

Di fronte ad essa vi erano due piloti, vestiti con una sorta di tuta grigio-verdastro, avevano un aspetto umanoide, ma con teste molto grandi, alti circa quattro metri, e con una fessura molto piccola al posto della normale bocca. Masse disse nella sua testimonianza testuali parole:

“Non portavano elmetti e sembravano respirare la nostra aria senza difficoltà”

Appena i piloti si accorsero della presenza di Masse, presero un oggetto tubolare da un contenitore che nascondevano dietro le spalle e lo puntarono verso di lui, facendolo cadere a terra e immobilizzandolo, fatto ciò le creature scapparono nel loro veicolo, che si alzò a mezz’aria e si allontanò rapidamente scomparendo alla vista poco dopo.

Interrogato attentamente dagli investigatori su questo punto, Masse fu ben chiaro. La navetta scomparve letteralmente nel nulla:

“Un momento, la cosa era li, e un attimo dopo, non c’era più.”

Masse rimase da solo nel suo campo, paralizzato per circa 20 minuti.
Per diverse settimane i suoi parenti e amici hanno riferito che era molto assonnato, e trovava molto difficile rimanere sveglio per più di quattro ore consecutive.

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