John Titor, fingiamo sia esistito

di Valentina Cervelli Commenta

Facciamo finta che John Titor sia esistito. Quanto in realtà può aver azzeccato con le sue previsioni e quanto ha sbagliato? Cosa accadrebbe se davvero un soldato dal futuro tornasse ai nostri tempi?

Avventura interessante degli anni 2000

La storia di John Titor è senza dubbio una di quelle che ha appassionato chiunque nei primi anni del 2000. A partire dai più adulti e preparati fino ad arrivare ragazzi che si affacciavano in Internet in quel momento. Era divertente ed emozionante andare a cercare e leggere i messaggi di questo viaggiatore nel tempo all’interno di siti specializzati e nei forum dove aveva lasciato un messaggio di suo pugno.

Nell’agenda vuole che John Titor fosse un soldato statunitense di Tampa che era tornato indietro dal 2036 per poter recuperare un IBM 5100. Un computer antico al cui interno vi sarebbe stata una tecnologia importante non sfruttata.

In barba a tutte le possibili congetture relative allo spazio tempo e alla reazione riguardante l’incontro con un suo se stesso più giovane, l’uomo avrebbe fatto visita anche alla sua famiglia nel passato.

Con gli anni pian piano hanno preso mano possibilità diverse su chi fosse davvero l’autore di questo scherzo. Fortunatamente la terza guerra mondiale predetta con miliardi di morti del 2015 non è avvenuta e nemmeno una guerra civile negli Stati Uniti nel 2004.

Certo, non che il futuro sia stato effettivamente migliore. Di certo però quello che John Titor ha raccontato non si è avverato e cenni dell’esistenza di un individuo con questo nome non risultano esistere negli ultimi anni degli anni 90. Bufala o multiverso applicato alle linee temporali?

Cosa accadrebbe se un John Titor arrivasse davvero?

In generale quello che veniva raccontato si è rivelato essere una sorta di plagio delle principali storie di fantascienza del passato. Ma fermiamoci un attimo a pensare a la possibilità che un soldato o qualsiasi persona del futuro torni indietro per indicarci qualcosa che succederà nel futuro.

Tralasciamo il fatto che questo sottintenderebbe effettivamente che l’uomo sia stato in grado di sfruttare la teoria della relatività di Einstein per i viaggi nel tempo. Nel caso in cui qualcuno tornasse ad avvertirci di qualcosa, cosa accadrebbe?

Bisognerebbe chiamare in causa il famoso effetto Butterfly per il quale il battito di una farfalla in Cina avrebbe influenza nella nostra esistenza? Molto più di questo in realtà. La necessità di cambiare il futuro in maniera macroscopica potrebbe portare alla creazione di eventi ancor più tragici e di difficile gestione rispetto agli attuali. In un suo romanzo Stephen King racconta dei tentativi di un suo personaggio di evitare la morte di Kennedy.

Questo ci riesce il mondo va ancor di più allo sfacelo rispetto a quello che ha fatto nella realtà. Varrebbe davvero la pena di dare retta a un potenziale John Titor?

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