Mostro di Loch Ness: storia, avvistamenti e teorie

di Ludmilla Commenta

Tra le tante caratteristiche che sono proprie della socialità e nel progresso della tradizione e della cultura, non si può non citare l’insieme delle leggende e delle storie che vengono raccontate e che, per questo motivo, si diffondono di bocca in bocca, fino a diventare dei racconti incredibilmente conosciuti in tutto il mondo, ricchi di seguito e, allo stesso tempo, anche particolarmente convincenti in molte delle loro forme. Alcune leggende sono così tanto convincenti che portano tantissime persone a risvegliare uno degli istinti e più sopiti nel proprio animo: scommettere a proposito dell’effettiva veridicità di un evento.

mostro di Loch Ness

Si tratta di una tendenza che, molto spesso, si osserva su alcune piattaforme come casino.netbet.it, a proposito di eventi sportivi o di realtà tipiche del gioco, ma che può essere tranquillamente associata anche al fattore scommessa a proposito della effettiva realtà di una leggenda o di un racconto che si diffonde a macchia d’olio. Una delle leggende più importanti e celebri di sempre è sicuramente quella del mostro di Loch Ness, anche conosciuto come Nessie. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito del mostro di Loch Ness, a partire dall’origine della storia fino alle scoperte che sono state effettuate nel corso degli anni.

I primi avvistamenti del mostro di Loch Ness

Al fine di comprendere la storia del mostro di Loch Ness, si può risalire ai primi avvistamenti che sono stati realizzati a proposito della strana creatura marina che è diventata, nel corso del tempo, oggetto di numerosi studi e ricerche che hanno cercato di svelare l’effettiva veridicità della storia. Il monaco irlandese Adamnano di Iona, all’interno di una sua opera, descrisse il tragico destino di un monaco, che seppellì un uomo nel fiume Ness.

L’uomo era stato attaccato da una strana bestia acquatica che, dopo averlo sbranato, lo trascinò sott’acqua. Da quel momento in poi, si è iniziata a diffondere la narrazione relativa al mostro di Loch Ness, portando gli studiosi a cercare di identificare gli effettivi caratteri di veridicità di questa storia. Tuttavia, per molti studiosi, si tratta soltanto di un contenuto piuttosto fantasioso, dal momento che sono oggetto di forte dubbio tutti gli avvistamenti precedenti al 1933. Per questo motivo, la storia raccontata precedentemente potrebbe essere parte del cosiddetto folklore celtico, relativo ad una bestia d’acqua che, nel corso del tempo, avrebbe aumentato il suo grande potere mediatico grazie a foto e video che, nella maggior parte dei casi, si sono rivelati falsi.

Gli studi della comunità scientifica

Secondo quanto ricostruito dalla comunità scientifica, dunque, il mostro sarebbe nato intorno al 1930, cercando di incrociare tutte le testimonianze che sono avvenute nel corso del tempo. Ovviamente, in base ai diversi racconti ottenuti nel corso degli anni, è stato possibile delineare anche una sorta di forma e di identikit del mostro di loch Ness, un mostro simile ad una creatura marina con un collo lungo e una testa piuttosto piccola, idealmente simile alle rappresentazioni dei dinosauri acquatici. Tuttavia, nel corso degli anni, le diverse visioni della creatura hanno portato, talvolta, ad evidenziare un ventre più gonfio, in altre occasioni a testimoniare di aver visto il mostro con una cresta o con spine lungo il suo dorso.

Secondo le ipotesi scientifiche, il mostro non esiste per tre ragioni di natura teorica: secondo la prima, non sono state ritrovate tracce o episodi di resti del mostro nel corso degli anni. La seconda teoria riguarda la piramide alimentare della zona, che non potrebbe assolutamente sostenere la presenza di un predatore come il mostro di Loch Ness, semplicemente estinguendosi. La terza teoria, pur ponendo per assurdo l’esistenza del mostro di Loch Ness, spiega che, con molta probabilità, il mostro sarebbe estinto, sia in virtù della mancanza di prove, sia a partire dal fatto che non esiste alcuna conseguenza fisicamente accertata della presenza di un mostro del genere: in qualche modo, dunque, in molti nella comunità scientifica sostengono che il mostro di Loch Ness appartenga alla famiglia dei plesiosauri, essendo sopravvissuto in qualche modo all’estinzione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>