Il potere della parola: l’alfabeto, la lettera “M”

di Redazione Commenta

Come abbiamo visto nei molteplici post, fatti fino ad ora riguardanti le lettere dell’alfabeto, esse all’inizio erano semplicemente simboli o segni, collegati ad un singolo e semplice significato o meglio parola. La maggior parte delle parole associate riguardavano la vita quotidiana, il commercio, il denaro, la casa, l’animale, questo ovviamente perché a quei tempi il popolo aveva bisogno semplicemente di comunicare quello.

In seguito i popoli sono diventati più acuti, più studiosi più intelligenti, ed hanno dato a quei semplice segni un significato più ricco, una pronuncia che insieme altre lettere potessero esprimere frasi e pensieri più complessi. Questo riguardava non solo l’esprimersi quotidiano, ma anche durante i riti magici; un tempo, quando ancora le parole non esistevano, si pregava con i gesti, il gesto più comune era alzare le braccia e lo sguardo al cielo, girare intorno al fuoco per avere più potere, danzare per avere un pò di pioggia. Con la creazione della parola anche le preghiere sono diventate più articolate e più precise. Ecco perché adesso ogni lettera ha un’associazione esoterica particolare. Ed oggi vedremo quella della lettera M.

La lettera “M”

La lettera “M” è la dodicesima lettera dell’alfabeto latino e greco, e la tredicesima dell’alfabeto ebraico e fenicio, ha origine in Fenicia con il nome di “mem” che significa “acqua”, il suo nome deriva dalla sua forma, che appunto ricorderebbe il movimento dell’acqua (le onde).
I cabalisti riconosco in questo simbolo una delle “lettere madri”, manifestazione cosmica, simbolo di disincarnazione materiale, di distacco dal tutto ciò che è corruttibile, e dalla morte mistica; essi, di fatti, pensano che il simbolo “m” abbia funzione di fluidità sul piano metafisico.
La lettera “M”, al contrario del significato del suo nome, secondo lo studioso Sepher Jasirah, nell’universo si manifesta come elemento terra, e rappresenterebbe “il freddo dell’anno e il vento nel corpo umano”.
Nell’alfabeto runico, questa lettera corrisponderebbe alla runa “Mannaz” significante “l’uomo” sia come individuo singolo, sia come primogenito del genere umano.
Nel magismo, questo simbolo rappresenta il mutamento, invece nell’ambito massonico, la “M” seguita da tre puntini in forma di triangolo, designa il Maestro massone, ciòè colui che ha conseguito il terzo grado dell’Ordine.

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