Poesia contro le malelingue

di Gianni Commenta

Le malelingue, che brutta cosa! Purtroppo, mai come oggi, sono tante le persone che sparlano per il solo gusto di farlo. L’obiettivo? Quello di mettere in cattiva luce gli altri anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Ma le malelingue esistono dai temi dai tempi e sperare che prima o poi arriverà un mondo che non contemplerà la loro presenza è pura utopia. Allora possiamo cercare di arginare i loto effetti negativi. In che modo? Con una poesia che punti il dito contro alle persone che sparlano e che ci aiuti a ridimensionare la cosa quando veniamo presi di mira dagli altri. Ecco allora una poesia contro le malelingue da leggere con attenzione per riflettere sul suo significato e cercare di andare avanti, nonostante le difficoltà.

POESIA AD AFRODITE

Lingue malvagie piene di veleno, che di maldicenza e pregiudizio non posson fare a meno,
Il male e l’odio seminano nel cuore di chi li sta ad ascoltare anche una gentile colomba in vile corvo san trasformare.
Del più e del meno solgono parlare, ma i loro discorsi ad un unica méta vogliono arrivare: una vittima da infamare.
Alla bocca vien sempre ciò che si ha nel cuore e questa delle loro critiche é la ragione: sugli altri della loro perfidia e dei loro difetti la proiezione.
Un mercante espone sempre ciò che ha, ma venderti non può ciò che dov’è non sa, così chi male degli altri sempre parla ricco è solo di malvagità.
La peggior bassezza dell’umanità l’altrui calunnia per gratuita malignità.

Foto | Thinkstock

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