Oggetti infestati, la sedia dell’assassino di Thirsk

di Valentina Cervelli Commenta

Tra gli oggetti più infestati al mondo vi è anche quella conosciuta come la sedia dell’assassino: nel corso dei secoli, dal 1702, questo semplice oggetto di arredamento di una locanda di Thirsk ha mietuto decine di vittime. Scopriamone la storia.

Nell’anno sopracitato Thomas Busby stava per essere impiccato: come ultimo desiderio espresse la voglia di mangiare il suo ultimo pasto nel suo pub preferito a Thirsk, in Inghilterra. Esso gli venne accordato, ma la storia narra che appena finito disse: “Possa la morte improvvisa venire a tutti coloro che osano sedersi sulla mia sedia”.

La superstizione portò la gente per diversi anni a non utilizzare quella sedia che rimase in un angolo per secoli, fino alla seconda guerra mondiale: in penuria di sedute essa venne recuperata e si notò che tra tutti i soldati che frequentavano il pub, quelli che si sederono sulla sedia dell’assassino non tornarono vivi. Ma quella che in tempo di guerra può essere una mera coincidenza seppur macabra, iniziò a far paura negli anni 60.

 

Nel 1967, infatti, due piloti della Royal Air Force che si erano seduti sulla sedia dell’assassino morirono nello schianto del loro camion contro un albero. Nel 1970, un muratore volle sfidare la sedia, sedendovicisi e quello stesso pomeriggio morì cadendo da un’impalcatura. Altre persone sperimentarono “l’effetto” della sedia del’assassino, Il proprietario decise allora di chiuderla in cantina. Non mancò di fare vittime anche in quel caso: un fattorino che ci si era seduto perché stanco dopo una consegna, morì lo stesso giorno. Il proprietario decise quindi di donare la sedia al museo di storia locale e per evitare altri incidenti, il museo decise di appendere la sedia al muro, onde evitare altre “incidentali” vittime.

Photo Credit | Hybridtechcar

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>