La pubblicità maledetta

di Redazione Commenta

Mi sono sempre piaciute le leggende metropolitane, un po’ perché hanno quel lato fantasioso un po’ oscuro, e rispecchiano quasi sempre le paure della gente, e un po’ perché mi fanno sorridere certe assurdità che vengono raccontate. Ovviamente questo tipo di leggende non sono mai veritiere o meglio lo sono solo in parte. A proposito di questo oggi vorrei raccontarvi di una fantasiosa leggenda metropolitana scatenata da una pubblicità, che ho trovato su internet e che mi ha fatto davvero sorridere e pensare quanto la gente sia superstiziosa, credulona, e abbia sempre quella paura nascosta da bambini.

Nell’anno 1980 in Giappone, venne trasmessa una pubblicità, che pubblicizzava una marca di fazzoletti molto famosa i “Kleenex”. La pubblicità anche se a vederla non ha nulla di macrabo scatenò la paura tra il popolo giapponese.

Come potete vedere nel video, la pubblicità, ritrae una donna fine ed elegante, vestita solo di una toga bianca, che tenta di rabbonire un Oni (demone giapponese) bambino, decisamente imbronciato, facendogli notare quanto delicato sia il tessuto dei fazzoletti Kleenex. A fare da colonna sonora alla pubblicità è la canzone “It’s a fine day” cantata da Jane & Barton. Tutto questo scatena una serie di diffamazioni e fantasia sugli attori e sullo spot stesso, infatti iniziano a girare voci sulla nefasta sorte degli attori, dicendo che l’attrice Keiko Matsuzaka era stata ingravidata da un demone e che quindi aspettava un piccolo Oni, proprio come quello nella pubblicità, o anche che la ragazza fosse stata internata in un centro di igiene mentale dopo aver subito un crollo psicologico. Il giovane attore che aveva interpretato il demone rosso, dissero che fosse morto improvvisamente per cause sconosciute e in circostanze misteriose, inoltre tutti i membri dello staff di produzione dello spot, si ammalarono di gravi malattie o di incidenti sfortunati.

Quello che sconvolse di più e che molti spettatori denunciarono la canzone, accusando che fosse inquietante e di pessimo gusto, e che la musica ricordava una vecchia canzone folk tedesca, le cui parole contenevano una maledizione, questo ovviamente non era vero, la canzone era in lingua inglese, e le parole erano tutt’altro che malevole. Anche se va detto la musica, insieme allo spot di un demone con una giovane fanciulla che lo “compra” con dei fazzoletti, poteva benissimo scatenare la paura innata della gente. Ovviamente anche sulla musica non si contennero di certo, e girò la voce che la canzone cambiava l’umore della gente, portando sfortuna a chiunque l’ascoltasse o ancora che la melodia di notte si distorceva, e che la voce della cantante diventasse la voce rauca di una strega morente.

Inutile dire che nessuna delle affermazioni diffuse in seguito al rilascio dello spot risultò effettivamente vera. L’intento dei produttori era quello di raccontare la delicatezza dei fazzoletti Kleenex tramite la rappresentazione di una sorta di fiaba giapponese, per questo scelsero la canzone “It’s A Fine Day”, per trasmettere una sorta di messaggio allegro e fanciullesco. Inutile dire che sbagliarono totalmente il target.

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