La Leggenda del Teschio di Cristallo

di Gianni Commenta

Tanti sono i reperti misteriosi ritrovati in giro per il mondo, tanti avvolti da velati misteri, altri accompagnati da terorie curiose o  misteriose, oggi vi parlerò di uno dei ritrovamenti più misteriosi il TESCHIO DI CRISTALLO.

Nel 1964 in una Città Maya di Labaanatum,   Mitchell-Hedge trovò un teschio che una volta esaminato nei laboratori delle Hewlett-Packard in California risultò essere di cristallo.

Scolpito utilizzando una tecnica molto avanzata che sfrutta l’asse di simmetria per ridurre ai minimi termini la possibilità di frantumazione.

Già nelle antichità furono riconosciute al cristallo proprietà spirituali , in Egitto ai defunti veniva situato in fronte il “terzo occhio” che doveva servire all’anima di vedere le strade per l’eternità, il terzo occhio era appunto di quarzo cristallino.

Riconosciuto come simbolo Azteco della Morte ancora oggi si crede ai suoi poteri mistici, in teoria quello ritrovato da Mitchell dovrebbe essere uno dei 13 teschi di cristallo presenti nel mondo e che una volta radunati  predirranno  il destino dell’umanita, attualmente possiamo però affermare con certezza che l’unica cosa certa al momento è che uno dei fantomatici teschi di cristallo si trova a Londra nel British Museum.

Ancora oggi come in passato il cristallo è sempre stato uno dei minerali prediletti  da tutti coloro che hanno a che fare con la magia, veggenti e sensitivi utilizzano ancora oggi  il cristallo di rocca purissimo per le loro sfere, ma anche per amuleti e pendoli.

Torniamo però all’oggetto più straordinario mai visto e composto appunto da questo materiale  il TESCHIO DI CRISTALLO, le origini e il nome della persona a cui attribuire il ritrovamento non sono ancora state definite con precisione,  si parla di Atzechi, Maya ma addirittura dai misteriosi abitanti di Atlantide e sembra  che non fu ritrovato nel 1964 ma nel 1927 nella Città delle pietre cadute da una diciassettenne di nome Anna durante alcuni scavi. Sembra infatti che dopo circa 3 anni di scavi Anna portò alla luce il teschio di cristallo a grandezza naturale .

Come ben sappiamo  non esiste possibilità di essere datare con i sistemi convenzionali il cristallo come invece di fa  per gli altri materiali, è anche vero però che i laboratori della Hewlett-Packard che studiarono il cranio hanno effettuato una stima considerandola tempistica necessaria per il completamento delle lavorazioni, ed è risultato fu che per portare a termine le lavorazioni ci sarebbero voluti almeno 300 anni .

Più avanti fù ritrovato un’ulteriore parte che unita alla precedente creava l’effetto di un cranio umano che apre e chiude la bocca, si presume che il teschio completo fosse utilizzato dai sacerdoti del tempio come strumento di divinazione.

Visivamente il teschio ha un fascino a dir poco ipnotico anche per che generalmente è scettico, si racconta inoltre  che chi ha avuto per lungo tempo contatto con il teschio può raccontare di aver avuto esperienze sensoriali inquietanti,apparizioni  suoni e odori molto particolari identificati come eterei.

Nessuno potrà mai associare il Teschio di Cristallo ad una maledizione anzi Mitchell tenne con se per più di 30 anni il teschio e sembra che grazie ad esso  riuscì a scampare ad una serie di situazioni negative  fra cui 3 accoltellamenti e e a circa 8 ferite da arma da fuoco.

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