Dizionario dell’esoterismo – dalla Ibm alla Ier

di Gianni Commenta

I.B.M.: E’ un acronimo massonico che rappresenta le iniziali delle parole sacre dei primi tre gradi dell’Apprendista, del Compagno d’Arte e del Maestro Massone.

Dei studiosi fanno derivare IBM da “Jacobus Burgundus Molay”, ultimo Gran Maestro dell’Ordine Templare, arso vivo nel 1314 sotto il regno di Filippo il Bello come un eretico, reo di non aver voluto rivelare i segreti dell’Ordine presieduto.

Ieratico: semplificazione dei geroglifici egiziani. Questa scrittura può essere considerata un corsivo che schematizza i geroglifici originali, che hanno una struttura più elaborata, e rimase in uso fino alla fine del Nuovo Regno (XVIII-XX Dinastia).

In questa scrittura venivano redatti atti amministrativi, giuridici, transazioni commerciali, rapporti, testamenti, inventari, censimenti, ed anche opere letterarie, scientifiche, religiose, testi e rituali sacri o magici, nonché corrispondenza privata.

Questa scrittura subì continue modifiche e semplificazioni. Tanto che nel IX sec AC decadde, sostituito dal demotico, e poi usato solo per la trascrizione di testi sacri sul papiro.

Ierocrazia: Derivazione greca che definisce la branca della teocrazia dove si esprime l’attribuzione del potere politico alla casta sacerdotale, fenomeno questo, che ha caratterizzato la storia dell’ebraismo primitivo.

Ierodulia: Derivato dal greco servitù, parola che definisce la prostituzione sacra o cultuale praticata da uomini e donne nel corso di cerimonie nei templi di Afrodite i cui proventi erano devoluti per coprire le necessità del tempio stesso.

Era chiamato ierodulo lo schiavo addetto ai servizi minori del tempio, come la preparazione dei sacrifici e la cura degli arredi sacri. La Ierodulia è severamente condannata dall’Antico Testamento:l h ngt n “Tra le figlie ed i figli di Israele non ci sia alcuna prostituta né alcun prostituto. Non portare nella casa del signore Iddio tuo il guadagno di una meretrice, né la mercede di un prostituto, per qualsiasi voto, perché entrambe sono abominazioni davanti al Signore Iddio tuo” (Deuteronomio)

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