Dizionario dell’esoterismo – dalla Esi alla Eso

di Gianni Commenta

Esicasti: Termine derivato dal greco, significa quiete, tranquillità, che definisce i seguaci di una dottrina (esicasmo) di carattere ascetico-mistico, diffusa nel cristianesimo orientale, specialmente fra i monaci del monte Athos. L’esicasmo comprende elementi contemplativi che si richiamano al mondo indiano.

Gli Esicasti so proponevano di raggiungere l’estasi, capace di ammetterli ad un’introspezione in grado di renderli partecipi della gloria divina, attraverso la prolungata contemplazione dell’ombelico (onfaloscopia), accompagnata dalla recita di espressioni iterate (giaculatorie, come «Signor Gesù Cristo, abbi pietà di noi»). Tipico prodotto dell’ascetismo sinaitico e, più generalmente, del misticismo orientalizzante, la dottrina degli E. fu al centro di vivaci polemiche tra Gregorio Palamàs (ed i palamiti) ed il monaco Barlaam il Calabrese, dividendo l’impero bizantino per circa un decennio (1341-1351).

Esistenza: Vita terrena o fisica. Secondo la filosofia tradizionale, E. indica la realtà materiale provvista di forma, lo stato delle cose al di là delle loro cause, la condizione di oggettività contrapposta all’essenza. Il termine Esistenza è straordinariamente ricco di significati. Malgrado tale ricchezza, l’esistenza sfugge ad ogni soddisfacente definizione, pur rimanendo chiara ai nostri occhi nei suoi vari aspetti. Qualora si tenti di afferrarne il significato globale, allora ci si perde completamente.

L’Esistenza, nella sua globalità, appare essere simile ad un campo di energie, entro il quale spaziano le nostre singole esistenze per il periodo concessoci dalla durata della nostra vita. Tutti noi percepiamo con sufficiente chiarezza la nostra stessa Esistenza. Perciò si percepisce un sottile legame implicito di correlazione fra l’Esistenza ed il tempo. Generalmente, nella nostra interiorità, si considera implicitamente l’Esistenza come un fatto dinamico, che segue la freccia del tempo.

Si propone allora all’attenzione della nostra coscienza anche un altro aspetto particolarmente sottile, sul quale raramente succede di soffermarsi per riflettere. Nei nostri pensieri siamo genericamente portati a legare il nostro Io all’Esistenza, proprio nello stesso modo con cui colleghiamo il soggetto di una frase con il verbo. É così che trascuriamo l’unicità della verità costituita dalla nostra identità interiore. Un attentato criminale alla natura superiore di ogni essere umano.

Esodo: secondo dei cinque libri del Pentateuco. Dalle sue parole iniziali il titolo ebraico è semot, nomi. Essi si ricollega con lo storico Esodo e, dei benè Isra’el (figli d’Israele) dall’Egitto. Gli ebrei, entrati in Egitto forse al seguito degli Hyksos, ridotti poi in schiavitù, ne uscirono dopo 430 anni sotto le guida del loro capo Mosè, all’epoca del faraone Meneptah, figlio primogenito di Ramesse II il Grande (metà XII secolo a.C.). L’itinerario seguito per arrivare alla penisola del Sinai sembra essere stato quello tra il golfo di Suez ed i laghi Amari. L’Esodo si suddivide in tre parti:

1 avvenimenti che preparano la liberazione del popolo d’Israele;
2 il viaggio dal Mar Rosso al Sinai;
3 la stipula dell’Alleanza, il dono della Legge e la costruzione del Tabernacolo. Dal punto di vista nazionale è considerato il libro della libertà e del patto, perché vi si narra la formazione del popolo e la sua presa di coscienza di popolo consacrato. La tradizione ne attribuisce la stesura allo stesso Mosè. Studi recenti, basati su ritrovamenti sumeri, babilonesi, assiri, hittiti ed ugaritici, tendono a ricostruire l’umità relativa del pentateuco, facendo risalire la redazione dei primi quattro libri ad epoca davidica o salomonica (XI-X secolo a.C.) con aggiunte posteriori. Il racconto dell’E. sarebbe il nucleo centrale intorno al quale si sarebbe formata l’opera storico-leggendaria del Pentateuco. Il libro è in prosa, salvo il Canto del mare (15), una lode a Dio per il miracolo del mar Rosso, di cui alcune parti potrebbero risalire al XII secolo a.C.

fONTE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>