Eusapia Palladino, italiana con poteri paranormali – parte I

di Gianni Commenta

Eusebia Palladino nacque nel Sud dell’Italia nel 1854 cominciò ad essere soggetta a fenomeni di psicocinesi spontanea fin da bambina. All’età di dodici anni rimase orfana e i suoi poteri si manifestarono in tutta la loro portata quando la ragazza ebbe all’incirca vent’anni ed era sotto la tutela di un certo Damiani.

Non è dato di sapere esattamente quali fossero gli studi alla quale la giovane veniva sottoposta: veniva considerata rude, rozza e anche molto ignorante e incolta. Non considerava i suoi poteri qualcosa di particolarmente insolito e prezioso. In alcuni casi pare fosse stata trovata a usare inganni, ma in parecchi sostenevano che fosse in grado di provocare ben 39 fenomeni paranormali.

Attorno al 1890 uno psichiatra scettico, tale Cesare Lombroso, fu molto colpito dai racconti e volle andare a Napoli convinto di poterla smascherare. Invece dovette ricredersi. Grazie al suo parere positivo alcuni scienziati internazionali e intellettuali invitarono la Palladino a Milano per vederla all’opera.

Si sottopose a diciassette sedute in cui la studiarono minuziosamente e in cui la donna fece più fatica forse per l’agitazione, ma riuscì comunque a far materializzare mani fluttuanti nell’aria e parziali materializzazioni. Tutti quanti i partecipanti rimasero convinti dei poteri di Eusebia, tranne uno: Richet, che affermò non ritenesse fossero prove conclusive quelle a cui aveva assistito.

La Palladino venne anche studiata da un eminente autorità, il direttore dell’Istituto di Psicologia di Parigi, il dottor Ochorowicz per alcuni mesi. Questi concluse che le apparizioni non erano spiriti, bensì ildoppio della donna che si “staccava” e prendeva consistenza, insomma una sorta di gemello pschico indipendente.

Eusebia si ritrovò a viaggiare in tutta Europa per sottoporsi a studi. Tra tutti il più scrupoloso fu proprio Richet, vincitore del premio Nobel per la Fisiologia e Medicina, che la invitò sulla sua isola sulla costa francese, dove la sottopose, certo di aver eliminato possibilità di frode, ad altri studi con la supervisione di altri due famosi personaggi (continua)

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