Fantasmi, esistono davvero?

di Valentina Cervelli Commenta

I fantasmi esistono davvero? Questa domanda posta in un sito che parla di esoterismo e magia potrebbe lasciare perplessi. Eppure ci consente di lasciarci andare ad alcune importanti riflessioni.

Esistenza o non esistenza, grande dilemma

Sia quando crediamo che quando siamo scettici rischiamo di essere troppo chiusi nei confronti dell’altro. E anche per i fantasmi si cade spesso in questa voragine mentale. Quel che bisogna davvero chiedersi è se possiamo prendere in considerazione l’idea che la scienza ancora debba scoprire come entrare in contatto con ciò che non vediamo.

Ci spieghiamo meglio: basta prendere in considerazione i cosiddetti miracoli per incontrare dei fatti alla quale la scienza non riesce a trovare spiegazione. Questo significa che ad esempio tra 10 anni non possa essere in grado di farlo? No, ovviamente, potrebbe esserne capace. E lo stesso approccio dovrebbe essere preso con i fantasmi. Possibile che esista una dimensione differente dalla nostra dove andiamo quando moriamo? Uno status di esistenza che ancora non siamo in grado di vedere? In effetti con la teoria delle stringhe anche la scienza stessa si avvicina a questo concetto.

E’ quindi giusto bloccare sul nascere la possibilità che una vita dopo la morte, in qualsiasi modo essa esistere, esista sul serio? No.

 Il significato della parola fantasmi

Detto questo è importante ricordare che noi spesso diamo per scontato l’utilizzo di determinati termini, usandoli impropriamente come sinonimi. Magari sfruttando l’ignoranza di chi ci ascolta. Prendiamo le parole fantasmi, spettri e spiriti. Generalmente li usiamo in modo intercambiabile e nessuno morirà per questo.

Nella realtà delle cose però fantasma deriva dal greco phántasma e significa apparizione. Tra l’altro in questo caso l’antica popolazione non usava il termine per indicare una persona deceduta: il riferimento attuale si è andato formando nel tempo. Senza contare che in materia si può anche distinguere tra fantasmi finti e veri. Dove i primi non interagiscono e compiono sempre le stesse azioni mentre i secondi si relazionano con i vivi. Tecnicamente parlando poi il fantasma è evanescente e mostra solo una parte del corpo lo spettro decide come apparire alle persone che vuole spaventare. Lo spirito invece si presenta come era in vita perché vuole comunicare in modo pacifico.

Vi sarebbe poi da fare tutto un discorso più ampio sugli animali. Ma in questo caso le scuole di pensiero sono differenti e non basterebbero poche righe. Se pensiamo non alle leggende ma a fatti riportati, soprattutto recenti di eventi soprannaturali, è impossibile negare l’esistenza dei fantasmi. O di qualsiasi cosa ci sia dopo la morte.

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