Il Kraken era un leggendario mostro marino che faceva parte della tradizione scandinava. Poteva essere paragonato ad un gigantesco calamaro gigante co le corna, tanto grande che a volte le navi lo scambiavano per un arcipelago.
Se l’imbarcazione si avvicinava tropppo il kraken tirava su la testa mostrando le corna e i tentacoli che poi catturavano la nave e riuscivano ad afferrarla e tenerla con tale forza da romperla e farla affondare.
Il kraken inoltre spruzzava un liquido molto simile all’inchiostro che anneriva ed avvelenava le acque, una caratteristica che lo faceva appunto somigliare ad un calamaro gigante. Questo mostro marino gigantesco ha fatto parte della cultura popolare e secondo le leggende viveva al largo delle coste norvegesi e islandesi.
In genere i mostri marini vivono nelle profondità delle acque, ma spesso sono stati avvistati e navi sono state attaccate da questo che potrebbe essere un calamaro gigante. Queste creature arrivano a quindici metri di lunghezza, ma ne sono stati trovati di più grandi che arrivavano fino a diciotto metri.
Un animale simile e di tale grandezza in passato veniva definito mostro, anche perchè non c’erano le conoscenze scientifiche che ci sono ora. Il kralen, animale mitico e leggendario è stato protagonista di storie e racconti, e descritto come una bestia feroce che rovesciava le imbarcazioni, anche da guerra, e poi si mangiava i marinai che non finivano affogati e in fondo al mare.
Il gigante è entrato a far parte anche della narrativa e il più noto romanzo che ne parla è “Ventimila leghe sotto i mari” di Julio Verne, uscito nel 1870, nel quale il kraken attacca proprio il Nautilus. Inizialmente il kraken era stato definito come una specie di pesce-granchio da Jacob Wallenberg. I primi racconti su questo mostro marino risalgono al XII secolo. Le leggende dicono che i pescherecci pescano molto di più se sotto c’è il kralen perchè attorno a lui gravitano tantissimi pesci.
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