Invocazione al dio Pan

di Gianni Commenta

Molte le leggende che si narrano intorno al Dio Pan che secondo alcuni sarebbe figlio di Zeus e di Callisto mentre per altri sarebbe invece figlio di Ermes e della ninfa Driope (o Penelope) che lo abbandonò subito dopo la sua nascita, inorridita dalla sua bruttezza. Ecco l’invocazione a questo Dio, rappresentazione della natura in tutta la sua forza selvaggia.

PREGHIERA NEOPAGANA, INVOCAZIONE ALLA DEA

O tu il Silenzioso, il Dimenticato
Svegliati dal tuo sonno diurno e ricopri i nostri cuori d’estasi

Riempi l’aria di canti di flauti
E brucia i nostri petti con la passione
Dacci i tuoi dolci sogni d’Arcadia
E scoppi di risa durante i nostri incontri nel bosco
Che il mio amato e io prolunghiamo nei tuoi posti segreti

Noi costruiremo un tempio di foglie, sopra ad un tappeto di vite intrecciata
Noi celebreremo il tuo mistero,
berremo la coppa amara e cadremo nella frenesia.

Portaci verso le colline ripide,
ricopri i nostri occhi di ghirlande di viole
Riempi le nostre bocche di raggi di miele
E nell’istante in cui il nostro piacere è al culmine
Dalla tua mano di titano, gettaci nel vortice.

Noi cadremo attraverso il cielo come delle stelle
Come delle stelle noi esploderemo e stenderemo il velo della nostra essenza
Attraverso i regni celesti

O! Lasciami morire nelle braccia dell’amato
Affinché nulla poi possa eclissare questo momento

Noi scaleremo la montagna alla sua sommità
Voglio innalzarmi piu in alto del suo pizzo innevato e perdermi per sempre
Piuttosto che discendere l’altra facciata e ritornare fra le ombre

O Silenzioso, il Dimenticato
Accompagnaci al tempio dei risorti, (Dionisio)
Là, lontano dal mondo smussato degli uomini
il mio amato ed io ci perderemo per sempre
Sulla soglia luminosa dell’eternità

Principe delle foreste
Il mio amato ed io desideriamo vederti

Tu che sei impresso nella foresta, nelle colline e nei ruscelli
Camuffato dalla terra vibrante, e nascosto nel cuore delle montagne,
Mostraci la strada, e riempici della tua pazzia
Per essa potremmo essere distrutti o illuminati

Nelle profondità della notte
Tra le pareti della felicità
Noi t’invochiamo con amore
E ora attendiamo con rassegnazione
Indipendentemente da quello che l’alba porterà

Il mio amato e io siamo dentro il dolce crepuscolo dello spirito
Questo stato sereno di vittoria, che viene solo dalla sottomissione.
Abbiamo fatto di noi stessi degli scomparsi, e marciamo sul cammino dei rifiutati.

Coloro che ci disprezzano sono pieni di desiderio
Poiché abbiamo avuto il coraggio di bere il vino vietato.
Abbiamo fatto ciò che i nostri nemici avrebbero voluto, ma non hanno osato.
Sono guidati dalle leggi degli uomini
Ed hanno messo queste leggi nelle bocche dei loro dei

Sotto lo sguardo di “colui che lavora da lontano” (Ecate),
Abbiamo tagliato i nostri legami dagli oggetti umani.
Alzati o Silenzioso,
Il Sole ci riempie di esplosioni di gioia
Torna dal tuo riposo di mezzodì
Posa il tuo sguardo sul mio amato e su di me
Che la follia che ci invade possa condurci all’infinito.

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