La Caverna dei Cristalli, 100 metri sotto terra in Messico

di Gianni Commenta

Avete mai sentito parlare della Caverna dei Cristalli? No? E’ un luogo sotterrano dalle temperature estreme, composto da formazioni cristalline di dimensioni titaniche.

Sono molti gli scienziati che hanno esplorato l’interno della caverna, scoprendo misteri biologici, nonostante la caverna sia ancora inesplorata.

La Caverna dei Cristalli si trova a circa 100 metri di profondità nel deserto di Chihuahua, in Messico. Ed è formata da i cristalli più grandi del mondo, simili a stalattiti e stalagmiti cioè che pendono dal soffitto, si innalzano dal pavimento.

John Rakovan della Miami University parlando dei cristalli ha detto:

“Man mano che i cristalli diventano sempre più grossi, diventano meno euedrali (costituiti cioè da superfici geometriche regolari) e più simili a roccia. Gli scienziati non credevano che fosse possibile ottenere cristalli così morfologicamente perfetti prima della scoperta della Caverna dei Cristalli”.

La caverna è un ambiente ostile, ecco perché è difficile l’esplorazione e lo studio, inoltre la temperatura è prossima ai 50°C, e l’umidità è pari al 90%, cioè le condizioni perfette per uccidere un essere umano non equipaggiato in mezz’ora.

Per poter entrare nella Caverna dei Cristalli e rimanerci per un tempo sufficiente a studiarne i misteri è necessario indossare una tuta da 25 chilogrammi di peso, che aumenta il periodo di sopravvivenza da 15 a 60 minuti. La tuta è provvista di diverse sacche riempite con ghiaccio, e respiratori che inviano aria fresca ai polmoni.

Le caverne sono mantenute all’asciutto (nonostante il 90% di umidità) da pompe che lavorano in continuazione, di proprietà dell’industria mineraria Industrias Peñoles. Sempre Rakovan ha detto:

“Non credo potranno mai essere in grado di conservare quelle caverne. Sarebbe economicamente non proponibile”.

Sommergere la caverna avrebbe i suoi lati positivi, cioè potrebbe preservare i cristalli. Studiare la caverna potrebbe essere fonte di informazioni utilissime soprattutto per lo studio della vita microbica estrema.

Nel 2008, un team di ricerca ha scoperto forme di vita che vivono in piccole sacche d’aria all’interno dei cristalli, mentre nel 2009 sono stati scoperti batteri e virus in pozze d’acqua non presenti al momento delle prime esplorazioni della caverna, con una concentrazione pari a 200 milioni di virus in una singola goccia d’acqua.

I microrganismi presentano aspetti in comune con altri esseri viventi estremofili scoperti nel mondo. Curtis Suttle, biologo della University of British Columbia ha detto che:

“Non riusciamo proprio a capire come organismi provenienti da vulcani sottomarini o miniere d’oro abbiano aspetti in comune con microrganismi scoperti nella caverna. E’ difficile immaginare una rete sotterranea che connetta il Sud Africa con il Messico. Per Marte, la nostra miglior scommessa di scoprire la vita è guardare nel sottosuolo. Ci sono molti parallelismi tra l’esplorazione delle caverna sotterranee alla ricerca di microbi, e l’esplorazione futura di Marte”.

Ricordiamoci però, che gli esseri viventi della Caverna dei Cristalli sono perfetti modelli di studio per comprendere come la vita possa essersi fatta strada su mondi lontani.

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