L’Aquilegia – pianta usata nella magia

di Gianni 1

L’Aquilegia è una pianta magica chiamata anche Aquilegia Vulgaris, Aquilegia Alpina, Aquilegia Atrata, Aquilegia Canadensis, Amor Nascosto, Fior Cappuccio, Guant d’la Madona.

L’Aquilegia appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee, è legata alla Luna, l’Elemento l’Acqua, legata al Pianeta di Venere e Luna, la Divinità di Venere e non esiste alcun legame nei segni zodiacali.

Il periodo della fioritura è Maggio-Luglio, inoltre tutta la pianta contiene un glucoside che per scissione dà luogo a formazione di acido cianidrico (cianogenetico), lipidi, enzimi e vitamina C. Nei semi è presente un olio, una lipasi e dell’emulsina.

La tossicità di questa pianta è molto alta, è una pianta velenosa poiché il suo contenuto in glicosidi cardioattivi è altissimo, queste sostanze danneggiano principalmente il cuore e provocano crampi, difficoltà respiratorie e aritmie.

Nella magia la pianta ha un ruolo importante, I nativi Americani la usavano un infuso di varie parti della pianta per una gran varietà di cure, dal mal di cuore alla febbre e come anti-veleno. Polverizzavano i semi e ne strofinavano la farina sulle mani come afrodisiaco e come profumo da uomo per attrarre la donna desiderata.

Nel nostro paese questo fiore rievoca antiche leggende, come quella di uno stregone che abitava in una caverna presso il lago di Como che le diede la vita, altre ad una complicata storia d’amore fra la principessa Teodagne e il principe longobardo Rutibando. Quello dai fiori bruni è dedicato ai mariti, quello dai fiori rosei è consacrato alle mogli, ma bruno o roseo è sempre fiore cornuto, che nessun amante osa offrire alla sua bella e che nessuna bella osa presentare all’amante; fiore che incarna un’antica e sacrosanta vendetta delle donne longobarde.

L’Aquilegia è legata alla sfera dell’amore, usata per rompere o creare legamenti d’amore, poichè è un fiore simbolo di lussuria e ipocrisia. Solitamente ad uso magico viene preferito il fiore anche se, gli Indiani d’America prediligevano l’uso dei semi. Un’altra credenza dice che il fiore d’aquilegia serva ad ottenere coraggio.

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