La leggenda della dea del sole: Amaterasu

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Oggi per la sezione miti e leggende, vedremo la leggenda della Dea Amaterasu, una dea giapponese dea del sole.

Amaterasu era la figlia preferita del dio primordiale Izanagi che l’ha generò dal suo occhio sinistro, essa aveva tre fratelli: Tsuki-Yomi, il dio della luna nato dall’occhio destro di Izanagi, Susano-Wo, il dio dei temporali nato dal naso di Izanagi, e Hi-No-Kagu-Tsuchi, il dio del fuoco, alla cui nascita la madre Izanami vienne bruciata.

I genitori, però, trovano che Amaterasu, brilla troppo, e di conseguenza si sentino oscurati dalla sua lucentezza, così pensano bene di rispedirla nei cieli, cosi da non far più sentire inferiori gli abitanti della terra. Amaterasu diviene, quindi, Regina del cielo, mentre il fratello Susano-Wo diviene dominatore del mondo fisico e materiale.

Amaterasu vive come una dea potente in cielo ma non ha il potere assoluto, infatti è costretta a vivere in armonia e a condividere il dominio con i propri fratelli. Amarerasu, quindi, si fidanza con suo fratello Tsuki- Yomi e per un litigio lo manda nel cielo notturno cosi da non rivederne mai più la faccia.

Qui il dio Tsuki-Yomo regna sulla luna con una corte di trenta principi, metà vestititi di nero e metà vestiti di bianco, ma ha un avversario astuto, suo fratello Susano-Wo, che architetta un piano astuto, e infatti, sale in cielo da sua sorella Amaterasu, ma dopo essersi insediato, profana la santità della casa della dea con i soli temporali e cerca di andare a letto con la sorella. Essa resiste alla sue avance, scappa irritata e decide di chiudersi in una caverna la cui entrata è chiusa con un masso.

Da qui il mondo precipita nell’oscurità e nel caos, gli altri Dei cercano di convincere la Dea a ritornare a splendere in cielo, ma nulla la smuove da li. Cosi convocano il Dio dei fabbri Ama-Tsu-Mara, che ha un solo occhio, e lo convincono a fabbricare il “perfetto specchio divino” con cui mostreranno ad Amaterasu la sua luce immacolata e abbagliante e cercheranno di persuaderla, con l’adulazione, a uscire dalla caverna. Poi, gli dei carpentieri, Hiko-Sashiri e Taoki-Ho-Oi, costruiscono per lei un nuovo palazzo di eccezionale bellezza e splendore e il resto degli Dei ha il compito di organizzare una grande cerimonia con cui attirare Amaterasu. Lo spazio intorno alla caverna si riempie di canti di uccelli; il dio dei gioiellieri, Tama-No-Ya, crea una superba collana di gioielli, lunga quasi dieci piedi, che ornerà la dea; la dea dei danzatori, Ame-No-Uzume, il cui regno è l’arco del cielo, indossa un copricapo speciale ed esegue davanti alla caverna, con una lancia, la sua danza roteante, l’uzume. Il dio ancestrale, Futo-Tama, raccoglie vari oggetti magici e spinge in avanti lo specchio in modo che rifletta la luce di Amaterasu, egli esegue la liturgia sacra e prega la dea di uscir fuori e di non nascondersi mai più.

Amaterasu smuove un pò il masso in modo da far uscire un raggio di luce mattutina, poi, finalmente, si convince a uscire dal nascondiglio buio e a tornare in cielo, Susano-Wo viene esiliato per sempre sulla terra, dove, in principi, deve chiedere il cibo alla dea O-Ge-Tsu-Hime, viene anche assalito da un drago con otto teste, Izumo, ma riesce a ucciderlo e prende dal suo corpo una spada magica, la Kusanagi-No-Tsurigi (la spada che taglia l’erba). Susano-Wo dona questa spada ad Amaterasu riconoscendo la sua superiorità ed essa, a sua volta, la dona al nipote, il principe Ninigi, quando egli scende sulla terra. Lo specchio divino, lo Jata-Kagami, viene dato in dono al primo imperatore e rappresenta uno dei suoi simboli sacri.

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