Paul Devereux, l’energia della Terra e i complessi megalitici

di Gianni Commenta

I rabdomanti erano sempre stati convinti dell’intenso campo magnetico e delle fluttuazioni energetiche che le pietre megalitiche presentavano e Devereux si convinse che la credenza popolare che riteneva quei luoghi terapeutici fosse fondata.

Questa convinzione era confermata dal fatto che gli abitanti del circondario andavano a Rollright per fare in modo che le ossa rotte si rinsaldassero. Molti ospedali utilizzavano la tecnica dell’ellettromagnetismo per accelerare i processi di saldatura delle ossa fratturate, era risaputo.

Un’altra scoperta in linea a quelle già fatte, fu grazie ad un rabdomante che riuscì a causare forti vibrazioni ad un voltmetro semplicemente ponendo una mano su una pietra in una zona particolarmente sensibile all’energia. I rabdomanti erano convinti che i corsi d’acqua si intersecavano proprio sulle linee di intersezione dei ley. 

Ma gli strani avvenimenti non erano solamente questi. Moltissimi collaboratori di Devereux, in occasioni differenti, raccontarono di curiosi avvistamenti nella zona. I ricercatori asserirono di aver visto una macchina, un animale da pelliccia e una carovana di zingari materializzarsi in una strada vicina e poi scomparire senza lasciare traccia.

Paul era convinto che fossero le energie e la radioattività della zona a produrre quelle che riteneva allucinazioni, ma questi fenomeni non erano caratteristici solamente di Rollright. I siti e i megaliti, nel corso del tempo, sono stati oggetto di credenze anche di altro genere.

C’è chi ha sostenuto che le pietre, canalizzatrici di energie, erano state poste in punti di riferimento e piste di atteraggio di navicelle extraterrestri ed erano punto focale di raccolta e distribuzione di energia. Nei cieli sopra i siti megalitici pare avvengano parecchi avvistamenti. Come si può notare molti dei misteri che ci circondano sembrano essere collegati tra loro, come in un antico puzzle di cui abbiamo pochissimi pezzi da comporre insieme nella speranza di trovare la soluzione ultima, che spiega tutto.

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