Oggi ci soffermeremo sulla giornata di martedì, governata dal dio Marte. Per quanto concerne la radice storica ed etimologica della parola, è facilmente identificabile nel latino “Martis Dies”, per l’appunto giorno di Marte, in spagnolo (Martes), in francese (Mardi). Relativamente alla lingua inglese (Tuesday) e tedesca (Dienstag) invece, la radice va ricercata nel nome della divinità nordica, corrispondente al “nostro” Marte, ossia il dio Tyr o Tiwaz.
Marte, detto anche pianeta rosso, per la sua colorazione, è sempre stato associato a tutto ciò che in noi questo colore evoca: passione, coraggio, rabbia, sangue, energia. Non da meno i nomi che furono attribuiti ai suoi unici due satelliti, Deimos e Phobos, significano terrore e paura.
Se, tuttavia, nella mitologia romana del I secolo a.C. Marte era considerato il dio della guerra, nella mitologia romana arcaica Marte era pur sempre il dio della fertilità e della natura, specie nei suoi aspetti più “intensi”: la pioggia, il tuono, la folgore.