Oggi per i Tarocchi parleremo della decima carta degli Arcani Maggiori, l’Eremita che ha come corrispondenza astrologica Nettuno ed è una carta di tipo negativo.
La carta ci invita a meditare, a non angosciarci per il presente, ci dice di riflettere, rilassarci e scavare dentro noi stessi. Se la carta si riferisce ad una persona, può essere un personaggio influente, che opera in campo medico, una persona meticolosa, pignola, prudente, riservata, altrimenti può simboleggiare una persona senza scrupoli, triste, scettica, egoista e malinconica.
L’eremita è la decima carta, ma l’arcano numero nove, un numero che annuncia sia la fine che un principio, esso è l’arcano alla ricerca della verità, se la carta esce, sicuramente la vita del consultante in quel determinato periodo non è delle più rosee, è demotivato, stanco di avere sempre degli ostacoli davanti.
Dal punto di vista amoroso, la carta indica un rapporto felice, amore puro, un rapporto che può durare nel tempo, ma può anche significare di prendervi una pausa dal partner, capire i propri sentimenti verso di lui.
L’Eremita è raffigurato da una persona anziana, un guru, un maestro di vita da cui attingere informazioni importanti, un padre, un amico fedele, un nonno o un antenato.
Se la carta è al rovescio, l’Eremita rappresenta una perdita, una regressione, una paura di vivere la realtà, una solitudine subita.
Dal punto di vista sentimentale la carta vuol significare la paura di impegnarsi sentimentalmente, difficoltà nel dimostrare i propri sentimenti, mentre dal punto di vista lavorativo professionale, la carta vuol significare insoddisfazione a lavoro, lavoro mal retribuito, che lo studio procede a rilento, per paura o per egoismo.
L’eremita può essere anche un vecchio solitario, che non ama stare in compagnia, un pessimista cosmico, ipocrita, nemico dei buoni sentimenti.
L’Eremita non ha intenzione né di mostrare ne di predicare che ciò che sta facendo sia giusto, esso indica un percorso di vita.