Come abbiamo già avuto modo di raccontare il Presidente degli Stati Uniti, Abramo Linclon, ebbe esperienze metapsichiche che lo accompagnarono nei momenti più salienti della sua vita. Lui credeva fortemente nei presagi. Ne ebbe molti durante la vita, uno dei quali gli confermò che sarebbe salito al potere, ma lo avrebbe perso poco dopo, all’apice del successo e della carriera.
Lincoln poco dopo essere stato eletto presidente nel 1860, guardandosi allo specchio vide due di sè, comrpese quindi che era un segno della sua ri-elezione a presidente e difatti così fu. Quando seppero delle sue premonizioni ci scrissero un articolo e lui, con trqnuillità affermò che era vero.
Non nascose mai questo suo “dono” e raccontò di aver visto cose bellissime. Non aveva però ancora visto in sogno la sua morte che poi raccontò all’amico Lamon. Nel sogno aveva sentito delle persone piangere e si era diretto verso il suono che proveniva dalla Camera Orientale della Casa Bianca.
Lì trovò delle persone che piangevano disperatamente attorno ad un corpo coperto da un lenzuolo bianco. Chiese alle guardie chi fosse morto. Gli dissero che era stato assassinato il presidente. Per quanto possa sembrare strano Lincoln morì proprio così.
Fu assassinato da John W. Booth, attore al teatro Ford, dove era andato per assistere ad una commedia da un colpo di pistola il quattordici aprile del 1865. Per quanto possa sembrare ancor più strano ed assurdo, non fu solo il presidente ad avere una premonizione. La moglie del generale Grant ne ebbe una appena qualche giorno prima la morte di Lincoln.
Quel giorno in particolare si svegliò con la sensazione di dover partire, andr via, altrimenti sarebbe successo qualcosa di tremendo. Fece di tutto per convincere il marito a partire e lasciare Washington. Lui le promise che l’avrebbe fatto, ma la moglie del Presidente fece sapere che dovevano trovarsi per andare a teatro … (continua)