Candelora: Imbolc ed altre tradizioni

di Valentina Cervelli Commenta

Le festa della Candelora è conosciuta esotericamente anche con il nome di Imbolc. Quello che la maggior parte delle persone ignorano è che questa festività non è solamente cristiana, ma vanta delle origini pagane decisamente interessanti.

L’Imbolc celebra il ritorno della luce e le speranze riposte nell’arrivo della primavera, dove la Madre Terra regala alle sue creature i frutti ora tenuti nel suo grembo. Contestualmente, secondo la tradizione è anche l’incontro tra Dio e la Dea, il Cielo, il Sole, il dio cornuto Kernunnos e la Dea, La Terra, la Luna, Brighit: la Triplice. E’ una celebrazione di rinascita dedicata alla dea Brighit nella quale è possibile riconoscere la cattolica Santa Brigida.

Festa dell’orso

Tra le celebrazioni attive in Italia per molto tempo, in corrispondenza della Candelora, vi è stata “La Festa dell’Orso“, ancora presente in alcune zone alpine. E’ proprio grazie a questa celebrazione che il 31 gennaio ad Aosta viene allestita una delle più importanti fiere di artigianato locale. E’ importante sottolineare che sebbene anche in questo caso la festa si sia “cristianizzata“, ancora conserva la sua ruralità. Secoli fa per l’occasione un orso veniva addirittura fatto ballare per le piazze dei paesi.  Questa tradizione, ad ogni modo, era ispirata al comportamento di questo grande mammifero che sembrava scegliere proprio Imbolc o la Candelora per verificare il tempo e decidere se uscire dal letargo.

Sono diverse le leggende della candelora ispirate a questa tradizione che pagana o cristiana rimane una di quelle che più a lungo sono sopravvissute nel folklore.

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