Cosa sono le Lampade Eterne

di Gianni Commenta

Cosa ne pensate del rinvenimento di manufatti in varie parti del mondo, che, seppur datati non trovano una collocazione storico-geografica nel luogo dove sono stati rinvenuti? Questa è la storia degli “Ooparts”, gli oggetti fuori posto.

Numerosi scienziati, ricercatori hanno cercato di dare una spiegazione a tali fenomeni, formulare delle ipotesi, una delle quali è che nell’antichità siano esistite civiltà evolute, con conoscenza tecnologica al di sopra della norma che gli avrebbero permesso di scoprire e inventare cose che noi avremmo riscoperto e in un secondo momento.

Appia Antica, la regina viarum degli antichi romani.

Qui venne scoperto qualcosa di misterioso: le Lampade eterne. Fin dall’antichità, le cronache raccontano dell’esistenza di misteriose lampade, che hanno bruciato per migliaia di anni, mettendo in subbuglio le leggi della fisica e della chimica.

Lo storico greco Pausania parlava di una lampada eterna che brillava davanti al tempio di Minerva, una di fronte il tempio di Numa Pompilio; ed anche Plutarco racconta di una lampada dinanzi al tempio di Giove Ammone.

Più avanti Pilser scrisse che nel 1401 nell’antica Roma fu ritrovata nella tomba di Pallante una lampada che brillava da 2000 anni, ed anche nel 1930 a Budapest, durante gli scavi per la costruzione di una strada, venne alla luce un sarcofago dentro il quale giaceva il corpo di una donna molto ben conservato, con ai piedi una lampada ancora accesa, che si spense al contatto con l’aria.

Sull’Appia Antica, la storiografia narra che nell’Aprile del 1485, alcuni operai trovarono una tomba dove giaceva il corpo di una giovane romana di nobile estrazione, ben conservata, ed era possibile distinguere tutte le sue componenti anatomiche.

Il sarcofago e il contenuto furono esposti due giorni dopo nel Palazzo dei Conservatori nell’Urbe romana e lo scalpore fu tanto che fu visitato da ben 20.000 persone in una sola giornata su un totale di circa 50.000 in tutta roma.

La combustione, sussiste solamente in alcune condizioni, tra cui la presenza di ossigeno … come è potuto accadere in una tomba chiusa sottoterra? Che tipo di sostanza alimentava la lampada, qual era la sua autonomia?

Pare abbia illuminato la tomba per 15 secoli. Le cronache dell’epoca raccontano che al contatto con l’aria questa si sia spenta, mentre altre fonti dicono che non era una fiamma che generava calore, ma una luminescenza fredda, dovuta ad una sostanza che si trova in natura: “La luciferina”.

La luciferina e una proteina presente in molti organismi viventi, sia animali, che vegetali che combinandosi con l’azione catalitica della luciferasi che è un enzima contenuto nel sangue, in presenza di ossigeno e acqua si ossida diventando ossiluciferina.

Ci sono pesci che vivono nelle profondità degli oceani che emettono luce, mentre su terra ferma abbiamo le dolcissime lucciole.

La luce emessa è fredda poichè c’è pochissima radiazione termica, ma si può arrivare al 95%. Il fenomeno è detto: “bioluminescenza”.

Come facevano in antichità a conoscere i procedimenti chimici per sintetizzarla? Come sono riusciti a far illuminare a lampada del sarcofago per circa 15 secoli?!
La luce della ragazza romana tereminò due giorni dopo il ritrovamento, e l’allora Papa Innocenzo VIII decise di sotterrare il suo corpo in un luogo segreto, fuori Porta Pinciana.

fonte

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