Fantasmi, quali sono quelli riconosciuti

di Valentina Cervelli Commenta

Quando parliamo di fantasmi ne riconosciamo specifiche tipologie. Scopriamo insieme quali sono. Tentando di fare chiarezza con una classificazione necessaria per capire.

Classificazione dei fantasmi

Ovviamente quando parliamo di fantasmi non pensiamo a lenzuola bianche che fluttuano negli ambienti. Anche semplicemente per i racconti di diverso tipo giunti fino a noi, sappiamo che queste manifestazioni di solito sono legate a morti violente. Ci si potrà credere o non credere, ma pensare che dopo la morte non ci sia davvero nulla è ancor più assurdo che pensare che ci sia.

Per comprendere, talvolta, e solo una questione di apertura mentale. Cerchiamo quindi di aprire la nostra mente e affrontiamo quella che è la classificazione dei fantasmi generalmente riconosciuta.

Per prima cosa esistono i fantasmi domestici, ovvero quelli che infestano una casa anche per secoli, senza avere coscienza della propria morte. Per rendere più semplice il loro riconoscimento parliamo di quegli spettri che si comportano come quelli raccontati nel film The Others con Nicole Kidman. Per loro il tempo non passa mai. E non hanno coscienza dei cambiamenti che si svolgono attorno a loro.

Esistono poi gli spettri ciclici: quelli che si ripresentano in modo ciclico in un posto, spesso legato alla loro morte o a qualche evento importante nella loro vita. Di solito sono innocui.

Residui psichici e poltergeist

Tra i fantasmi più interessanti da studiare ci sono i residui psichici. Parliamo di quelli che appaiono sempre nello stesso luogo, ripetendo sempre i soliti gesti. Non di rado il loro manifestarsi è legato a eventi violenti. Una tipologia di spirito del quale non si parla quasi mai e quella del doppio o apparizione-crisi: si tratta di una manifestazione ai parenti di una persona che sta morendo con le sue sembianze.

La manifestazione più dispettosa è senza dubbio quella del poltergeist. Il nome ha origine tedesca ed è chiamato a descrivere tutti quegli spiriti chiassosi e quei fenomeni conosciuti come lo sbattere delle porte, il rompersi dei piatti o lo spostamento di oggetti. Tecnicamente viene definito poltergeist anche una voce o un rumore che si sente. Di solito non è pericoloso ed è legato allo spirito di adolescenti o di bambini.

Infine, ma non per importanza c’è l’ectoplasma. Con questo nome viene indicata la materia nebbiosa che, nel corso della fase di materializzazione, fuoriesce dal medium. Questa è necessaria affinché lo spirito si possa manifestare visivamente.

Sono quindi diverse l’entità facente parte di questa classificazione. Talvolta utilizzare il nome fantasmi può essere riduttivo. Quanto sarebbe interessante studiarlo di più?

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