Fantasmi, quali sono quelli riconosciuti

Quando parliamo di fantasmi ne riconosciamo specifiche tipologie. Scopriamo insieme quali sono. Tentando di fare chiarezza con una classificazione necessaria per capire. Classificazione dei fantasmi Ovviamente quando parliamo di fantasmi

Il Poltergeist e la ragazzina

Virginia Campbell era una ragazzina di undici anni che viveva nel villaggio di Sauchie nella Scozia Centrale. Figlia più piccola di una coppia anziana di contadini iniziò a ricevere le visite di un poltergeist che la seguiva anche a scuola.

La bambina era momentaneamente a casa del fratello maggiore e della cognata mentre i genitori ultimavano il trasloco per trasferirsi dall’Irlanda alla Scozia, appunto. Virginia dimostrava più della sua età, ma oltre a questo non aveva nulla di particolare.

Aveva un’intelligenza pronta e vivace, amava scherzare, ma era anche timida. Una sera di novembre la ragazzina scese al piano di sotto lamentandosi dei rumori che sentiva nella sua camera e che le impedivano di dormire.

Un poltergeist pasquale

I poltergeist sono fenomeni che durano relativamente poco, anche se si hanno casi in cui le manifestazioni sono perdurate parecchio e possono diventare molto pericolosi se in qualche modo viene utilizzato il fuoco.

La casa dove avvengono si può incendiare se nessuno si accorge per tempo del divampare del fuoco. Il poltergeist di cui vi parlo avvenne nel 1958 a casa dei coniugi Graham e Vera Stringer proprio nel periodo pasquale.

La famiglia Pach, telecinesi e poltergeist

La famiglia Plach abiva a pochi chilometri dagli Schrey, anche loro avevano una figlia adolescente, ma andiamo per ordine. Era il 1947 e Maria e Franz Plach stavano giocando tranquillamente a carte nel loro tinello con Mitzi, la loro figlia adottiva quattordicenne.

Ad un tratto però si resero conto che le carte del mazzo erano sempre meno e che finivano stranamente per terra, sotto il tavolo. Non diedero importanza alla cosa, le ripresero e continuarono a giocare, poi però alla mano successiva, le carte scomparvero definitivamente.

I Plach smisero di giocare senza dare molto importanza alla cosa, ma poi durante la notte, mentre dormivano, oggetti di ogni genere furono loro scagliati contro. Cercarono di accendere le luci, ma le lampadine erano state allentate e la porta della camera chiusa dall’esterno.

Irma e il poltergeist

È qualche tempo che non mi occupo di poltergeist e oggi ho una bella storia da raccontarvi. I protagonisti sono una coppia di coniugi tedeschi sfuggiti ai bombardamenti e una ragazzina di tredici anni che aveva perso i genitori.

Gli Schrey si stabilirono in un villaggio bavarese, Lauter, insieme ad Irma che aveva perso i genitori solo alcuni mesi prima e qualche mese dopo resero con loro un’altra orfanella di tre anni, Edith.

Nl giugno del 1946 la piccola ebbe un radicale cambiamento e divenne indisciplinata  collerica. Veniva chiamata Ditti ed era a lei, a questa entità che la bambina imputava i suoi comportamenti antisociali.

Lo studio dei poltergeist

 Oggi parleremo dei Poltergeist, degli spiriti o fantasmi delle volte bugiardi che hanno da sempre intrigato un certo mistero e curiosità nel campo del paranormale. Molti affermano che il poltergeist altro non sono che proiezione della mente umana e dell’inconscio nel momento in cui una persona sta attraversando un periodo di nervosismo o stress. Nella maggior parte dei casi, il poltergeist si manifesta con oggetti che volano, porte che si spalancano da sole, pozze d’acqua che compaiono e sparisco nel nulla dopo pochi secondi, e nei casi più estremi manifestano anche fuochi o incendi di piccola gravità.

Numerosi casi si sono verificati in tutta la storia umana, il primo caso eclatante fu nel 858 in una fattoria nei pressi di Bingen sul fiume Reno, dove la cronaca parlava di uno “spirito demoniaco” che lanciava pietre, faceva tremare muri, fuochi improvvisi che si appiccavano ma che non procuravano mai danni, ed a volte anche voci che accusavano l’uomo di essere un peccatore e lo incolpavano di adulterio. Allorché furono chiamati dei preti esorcisti che provarono invano a scacciare lo spirito.

Dal 1848 a New York si diffuse l’era dello spiritismo dove persone incominciarono ad utilizzare il metodo dei colpi “un colpo si e due colpi no” a fare sedute spiritiche con le mani collegate a trattenere l’energia e a parlare con gli spiriti con tavole ouija, in poco tempo questo fenomeno si diffuse, anche, in tutta l’Europa.

Eleonora e il dolce stregato – parte II

Nel gennaio del 1926 la contessa portò via Eleonora dal manicomio e la condusse a Vienna. Qui la ragazzina parve essere davvero felice. I fenomeni paranormali però di lì a poco si ripresentarono con maggiore violenza. La ragazzina sembrava venisse aggredita da uno spirito invisibile che le lasciava addosso grandi segni, li si vede nella fotografia.

 Graffi e lividi comparivano sulle braccia, sulla faccia e sul collo della ragazzina e una volta rimasero impressi sulla sua pelle venticinque morsi. La contessa affermò di averli visti comparire da un momento all’altro, come se qualcuno stesse morsicando Eleonora.

Harry Price, un conosciuto ricercatore dell’epoca, inglese e a Vienna per esaminare la ragazza, rimase altrettanto stupito nel constatare le tracce di morsi e graffi ed assistere a strani fenomeni.

Eleonora e il dolce stregato – parte I

La storia di Eleonora è molto particolare. Era il 1925. La bambina aveva dodici anni e viveva a Talpa, un villaggio nel nord della Romania quando andò a trovare la nonna che viveva in un villaggio vicino.

Sulla strada la ragazzina trovò dei soldi e vista questa improvvisa fortuna si comperò un dolce. Arrivata dalla nonna le raccontò di cosa era successo pensando fosse una bella cosa, invece la donna le disse che probabilmente quei soldi erano stati lasciati da spiriti maligni.

Questo voleva dire che Eleonora ora era posseduta dal demonio. Qualunque cosa fosse a possederla si fece sentire già dal giorno seguente quando in sua presenza piccole cose cominciarono a volare in aria. Pietre cadevano sul tetto della casa della nonna.

Poltergeist perseguita una tomba a Barbados

Nell’isola di Barbados, situata nelle Piccole Antille, una tomba di famiglia era perseguitata da un poltergeist che continuò a manifestarsi per anni in quel luogo.

I primi ad accorgersi di qualcosa di strano furono i Chase, proprietari terrieri nell’isola, nel 1812, appena dopo la morte della figlia Dorcas. La famiglia possedeva una semplice cappella mortuaria in un cimitero vicino a Bridgetown dove seppellirono la ragazza il 6 luglio.

Alcuni giorni dopo la sua prematura morte si sparse sull’isola la voce che la ragazza si fosse lasciata morire di fame a causa delle crudeltà subite dal padre. Alcune settimane anche l’uomo, che non godeva della simpatia delle persone, morì improvvisamente.

Infestazioni da fantasmi e poltergeist – parte II

Anche le rezioni delle persone alle infestazioni molto simili. In genere la prima cosa che fanno, dopo essersi rese conto di avere un fantasma in casa, è di rivolgersi a qualcuno che li possa liberare. Esorcismi e tecniche per mandarli via vengono applicate fin da subito.

Pare che le infestazioni siano conosciute ta tempo immemorabile, se ne parla fin dal IV secolo a.C. quando il filosofo Platone scrisse che “l’anima sopravvive al corpo” e può capitare che queste anime, avvolte ancora da una specie di coertura terrena, siano visibili.

Sono queste che infestano tombe e monumenti, nonchè vecchie case e castelli. La prima infestazione di cui abbiamo notizia è riferita allo spettro di un traditore spartano, tale Pausania, che si rifugiò nel tempio di Atena e dove fu lasciato a morire di fame. Da morto l’uomo terrorizzò i fedeli finchè venne esorcizzato da un negromante.

Infestazioni da fantasmi e poltergeist – parte I

Una volta si pensava che le apparizioni dei fantasmi avvenissero solamente in castelli e case antiche, sperdute e desolate, invece la vicenda dell’attrice Elke Sommer provò che era possibile si presentassero ovunque, anche accanto ai riflettori hollywoodiani. Questi vengono chiamati effetti di psi localizzati e comprendono apparizioni di persone o animali che continuano a riapparire nello stesso posto.

Sono visibili a una o più persone, anche se non a chiunque. Il fatto che questi fantasmi si manifestino in maniera ricorrente fa si che la loro presenza sia definita “infestazione“, diversa dall’ “apparizione di crisi“. Questa avviene solamente una volta e l’immagine in genere è qualla di una persona che qualcuno che conosce in un momento particolare.

Ne è un esempio vedere un conoscente, familiare o amico nel momento in cui muore, o poco doo, o viene ferito, o ha un incidente. Gli esperti di Percezioni Extra Sensoriali (ESP) sostengono che questo sia dovuto al potente messaggio telepatico che la persona in “crisi” sta trasmetteno all’altra a cui vuole comunicare.

Poltergeist, una spiegazione alternativa

Il poltergeist non è da tutti ritenuto lo stesso fenomeno, ovvero manifestazioni di entità soprannaturali, spiriti. Molti studiosi moderni, tra cui il tedesco Hans Berder e lo statunitense William G. Roll credono al fenomeno del poltergeist, ma non in quanto entità singola e separata. Sono convinti invece che siano collegati ad una persona viva.

Nel senso che questi fenomeni sono scatenati inconsciamente da una persona presente nella stanza a causa dei suoi turbamenti, frustrazioni o infelicità. Questa situazione si tradurrebbe nei fenomeni che vengono imputati al poltergeist e in accadimenti riconducibili alla psicocinesi.

È l’inconscio umano a crearle, in modo ignoto. Attraverso questi fatti la persona scarica le energie e le sue frustrazioni. Il periodo più probabile in cui sembrano scatenarsi i poltergeist è la pubertà con i cambiamenti fisici, mentali e di comportamento che essa comporta.