George Van Tassel e gli alieni

di Gianni 1

Torniamo a parlare di alieni. Ricordate George Adamsky e Bethurum con il loro contatti alieni? In quel periodo moltissime persone sostenevano di aver avuto incontri con le creature extraterrestri.

Nel 1954 George Van Tassel, un quarantaduenne, dirigeva l’aeroporto di Giant Rock, nel deserto californiano del Mojave. Qui cominciò a costruire una macchina a forma di cupola, alta quattro piani, che chiamò Integratron.

Questa macchina, secondo quanto raccontava, gli era stata suggerita dal popolo dello spazio e gli sarebbe servita per far ringiovanire i vecchi e non far invecchiare i giovani. Aveva un diametro di sedici metri.

Van Tassel sosteneva di aver incontrato gli extraerrestri i due occasioni e che lo avevano invitato a far parte del Consiglio delle Sette Luci formato da terrestri che ormai vivevano su un’astronave in orbita perenne attorno alla Terra.

Organizzò dei convegni annuali. AL primo che tenne parteciparono circa cinquemila persone. Di giorno parlavano, si raccontavano esperienze, di notte attendevano con fiducia l’arrivo degli alieni.

Parteciparono anche Adamsky e Bethurum a questi raduni che davano l’idea di convegni religiosi, ma nessuna luce apparve mai nel cielo. Van Tassel però raggiunse una grande popolarità in veste di intermediario tra i due popoli. Fece più di quattrocento apparizioni televisive e scrisse cinque libri sulle sue esperienze ultraterrene.

Purtroppo nessuno dei suoi contatti apparve mai durante i suo convegni spaziali e le quasi 300 conferenze. Morì nel 1970 e  quel punto cessarono gli incontri e l’Itegratron rimase incompiuto.

Ma se pensiamo che Van Tassel fosse l’unico ad essere riuscito a organzzare convegni e ad avere un seguito di persone che, credendo in queste cose, o avendo vissuto personalmente esperienze simili, dovremmo ripercorre un pò il passato.

Sono davvero tante le persone che hanno saputo coinvolgere altri in questo genere di attività, accomunati tutti dalle medesime idee o da avvistamenti. È il caso di George King, un tassista, ma di questo vi parlerò la prossima volta.

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