Incantesimo Dea Diana

di Gianni Commenta

Oggi voglio tornare a parlarvi della Dea Diana, nata prima della creazione stessa, colei che tutto ha. Separò dapprima la luce dall’oscurità, Lucifero e se stessa e l’altra sua metà divennero luce, una luce così bella, che suo fratello Lucifero la inghiotti con passione e questo originò l’alba.

La luce scappò dall’avido Lucifero a causa della sua bramosia, tanto che Diana chiese aiuto ai Padri del Principio e alle madri degli spiriti lamentandosi con loro di Lucifero. Loro le risposero che per risorgere avrebbe dovuto prima cadere, poi diventare mortale.

Diana andò sulla terra e Lucifero la seguì, ed essa gli insegnò ad usare la magia. Diana un giorno assunse le sembianze di un gatto, animale preferito da Lucifero, che ne aveva uno che dormiva sempre sul suo letto. Il gatto di Lucifero in realtà era una fata, alla quale Diana chiese di fare uno scambio. Diana prese il posto del gatto, giacque con suo fratello, assunse il suo normale aspetto durante la notte e diventò madre di Aradia.

Incantesimo dei sassi di Diana
Si dice che trovare un sasso attraversato da un foro e’ segno speciale del favore di Diana, quindi coloro che hanno questa fortuna, devono raccogliere il sasso nella mano e ripetere:

Un sasso bucato ho trovato
ne ringrazio il destino
e lo spirito che su questa via mi ha portato
che possa esser eil mio bene
e la mia buona fortuna
mi alzo all’alba
a passeggio me ne vo
per valli, monti e campi
la fortuna cercavo
la ruta e la verbena
quelle so, portan fortuna
me le tengo in seno chiuse
e saperlo nessun deve
e cosi’ questo comando
“O verbena, che fai il bene
benedici questa strega
questa fata che mi segna”
Diana fu colei
che mi venne a notte in sogno
e mi disse: ” per tenere
da te lungi ogni malvagio
sempre ruta e verbena
porta teco, sempre sempre”
Diana, tu che sei regina
del cielo, della terra e dell’inferno,
e sei la protettrice degli’infelici
dei ladri, degli assassini e delle meretrici
se hai visto l’anima loro
non era malvagia, tu Diana
li hai resi felici!

Fonte | Sentierowicca

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