Inni Orfici a Giunone

di Gianni Commenta

Oggi voglio farvi conoscere (la maggior parte di voi le conoscerà molto bene) alcuni Inni Orfici e preghiere ed invocazioni scritte da scrittori e poeti dell’epoca antica.

Inno Orfico a Giunone Regina

Racchiusa nei grembi cerulei, aeriforme, era di tutto sovrana, beata compagna di Zeus,
che offrì ai mortali brezze gradevoli che nutrono la vita, madre delle piogge, nutrici dei venti, origine di tutto.
Senza di te nulla conobbe affatto la natura della vita, perché, mescolata all’aria santa, tutto partecipi,
infatti tu sola domini e su tutto regni, agitata sull’onda con sibili d’aria.
Ma, Dea beata, dai molti nomi, di tutto sovrana, vieni benevola rallegrandoti nel bel volto.

Ars Poetica a Giunone

Tu, che sai blanda schiudere i maturi
parti, le madri tu proteggi, Ilizia,
o che Lucina esser nomata voglia
o Genitale.
Cresci la prole, prospera i decreti
dei Padri, o Diva, per le muliebri
nozze, e la legge maritale di nuova
prole feconda.
Tu, che sai blanda schiudere i maturi parti, le madri tu proteggi, Ilizia,
o che Lucina esser nomata voglia o Genitale.
Cresci la prole, prospera i decreti dei Padri, o Diva, per le muliebri nozze,
e la legge maritale di nuova prole feconda…

(Orazio)

Preghiera a Giunone

Giunone, dea della nascita, accogli i mucchi d’incenso
che ti offre con la sua tenera mano la dotta fanciulla
Oggi è tutta tua, per te si è adornata
lietamente, per essere bella davanti al tuo focolare.
Lei dedica a te i motivi del suo ornamento,
dea, e tuttavia c’è qualcuno segreto a cui vuol piacere.
Ma tu, dea, sii propizia, e nessuno separi gli amanti,
ma, ti prego, prepara anche al giovane un solido vincolo.
Sarà una bella coppia: non c’è nessuna ragazza
a cui sia più degno lui di servire, e lei a nessun uomo.
Il vigile guardiano non dovrà sorprendere questi amanti:
Amore troverà mille modi di eluderlo
Acconsenti e vieni, bellissima, col mantello di porpora:
tre volte ti offrono, casta dea, vino e focacce
Una madre affettuosa prescrive alla figlia ciò che desidera,
ma altro essa chiede in silenzio, ormai padrona di sé
Brucia come le fiamme rapide bruciano gli altari,
e non vuol essere sana, se anche potesse.
Sii benigna al ragazzo; quando verrà l’anno prossimo
nelle preghiere riapparirà, ormai antico, questo stesso amore.

(Tibullo)

Inno

Quante volte fu Giunone, la Regina,
a soffocare, comprensiva, il giusto sdegno,
di fronte ai troppi tradimenti del marito!

(Catullo)

Fonte | Cronacheesoteriche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>