Meditazione guidata attraverso la runa Eihwaz, II parte

di Redazione Commenta

Oggi proseguiremo il viaggio, appena iniziato, attraverso la runa Eiwhaz, siete appena entrati in un campo desolato e morto di ogni vita; al centro un albero di tasso, verdissimo e con i miglior frutti, stona con tutto il resto, quindi decidete di avvicinarvi, alla base dell’albero un arco e una freccia sono stati lasciati per voi. Il campo è davvero inquietante e con la sera che sta scendendo, strane ombre si estendono sul terreno. Con un po’ di paura, vi guardate intorno, percepite un qualche pericolo…

Guardatevi intorno, i vostri occhi si muovono da tutte le parti in quel vasto campo, circondato solo dalla foresta nera, ci sono cose che si muovono alle vostre spalle, ma non vedete niente, poi da lontano, nascosto dietro una roccia una luce pallida brilla illumina una figura di uomo. Avvicinatevi con circospezione, l’uomo sembra morto, eppure è in piedi e guarda verso di voi. Le sue unghie sono cresciute in artigli, indossa vestiti fatti a brandelli, e al dito ossuto porta un anello d’oro. L’uomo “zombi” incomincia a camminare con passo dondolante verso di voi, il suo sguardo è vuoto, e la luna gli illumina il viso scheletrico. La paura vi attanaglia, vorreste fuggire, ma l’albero di tasso ve lo impedisce. L’uomo si avvicina inesorabile verso di voi, e allunga le braccia come per abbracciarvi. E’ ora di usare il vostro arco e la vostra freccia, scocchiate la freccia, che colpirà le costole dello “zombi”. Le sue ossa scricchiolano, e la luce spaventosa che lo seguiva, si spegne insieme a lui, che si accascia a terra.

Stupiti dalla potenza dell’arco, tendete di nuovo la corda dell’arco, uno scricchiolio, e l’arco si rompe, le corde saltano e vi tagliano la gola. Pezzi di arco vi procurano tagli ovunque, il dolore è insopportabile, un bruciore vi inonda tutto il corpo. Le corde dell’arco prendo vita, e vi legano i piedi, l’albero vi issa su suoi rami. Ciondolate morente, il sangue cola copioso. Piano piano, non sentite più nulla, il dolore svanisce, la vista vi si oscura, ma gli occhi della mente continuano a guardare…

Il viaggio attraverso la runa Eiwhaz continua nel prossimo post…

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