Meditazione guidata attraverso la runa Isa, III PARTE

di Redazione Commenta

Oggi proseguiamo con la meditazione guidata per scoprire il significato ed il potere della runa Isa, nello scorso post, abbiamo viaggiato su una lastra di ghiaccio nelle acque nere del fiume, ci siamo fatti trasportare da quelle acque, e siamo approdati su un’isola circondata da alti ghiacciai. Il paesaggio che vediamo è un bellissimo paesaggio innevato, sembra la dimora della regina delle nevi.

Guardatevi intorno, passeggiate, e noterete in lontananza che c’è qualcosa si muove, avvicinatevi con circospezione, e vedrete l’ombra di un cervo, seguita da una sagoma nera, forse l’ombra di una donna. La donna pare avere nella mano un arco, i suoi capelli sono lunghi, ed il mantello le fa da strascico dietro di lei ed un lupo nero le corre dietro standole sempre vicino. Si sente un grido di lamento, il cervo è stato ferito, a passi lenti cerca di proseguire e di fuggire, nuvolette di nebbia escono dalla sua bocca. I suoi occhi grandi e scuri guardano disperatamente la cacciatrice, poi la freccia viene scoccata, taglia l’aria gelida e affonda nel petto del cervo, lasciandolo apparentemente senza ferita. Il cervo si accascia a terra, nella neve soffice che già per metà copre il suo corpo.

La donna si accorge della vostra presenza, e in un lampo è da voi, vi guarda dritto negli occhi, i suoi così freddi, neri e crudeli, il suo viso è pallido quasi livido, i suoi capelli neri e lisci le ricadono dritti sul viso. Voi la guardate terrorizzati, sapete che ella è Skadhi, la cacciatrice di ghiaccio, e il suo nome significa “ombra” o “guaio”, figlia del gigante Thijazi.

Dopo che Skadhi ha tenuto il suo sguardo fisso su di voi, annuisce bruscamente, prende la freccia e vi fa un taglio dritto sul braccio, poi come un fulmine si allontana seguita dal suo lupo nero, percorre con maestosità il ponte di ghiaccio, che è ormai diventato solido sotto le acque sottostanti e scompare. Voi guardatevi la ferita, non brucia, piuttosto vi da delle piccole scosse di freddo, come se vi avesse colpito con del ghiaccio. Percorrete anche voi il ponte, ormai non più scivoloso, sembra di vetro o di cristallo, e ritornate a casa. Sentitevi entrare nel vostro corpo, muovete le braccia, le gambe e tutti i muscoli del corpo lentamente, risvegliatevi. Ora con voi avrete sempre a vostra disposizione la potenza del ghiaccio e l’energia della runa Isa.

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