Peter Yost, materiale scottante sull’Area 51, in primavera arriva il documentario

di Gianni 1

Pensavamo che con Wikileaks, si potesse dar luce ad alcuni dubbi e sull’universo alieno … cosa invece che non è successa.

Peter Yost, produttore televisivo del National Geographic, ha da poco annunciato alla stampa di avere materiale scottante sulla misteriosa base militare Area 51 del Nevada, che da sempre è simbolo dei complotti e luogo dove gli alieni vengono tenuti ostaggio.

Yost fa sapere che il materiale raccolto sull’Area 51 è una vera bomba e che verrà trasmesso in primavera con tanto di foto e filmati esclusivi che sono stati ripresi all’interno della struttura militare.

Il tanto atteso documentario (sempre che non venga censurato, bruciato o rubato), cercherà di far luce sul luogo segreto fonte d’ispirazione di tantissimi film. La parte più interessante del documentario sarebbero le incredibili rivelazioni degli ex dipendenti della stessa Area.

Yost dice:

E’ tutta gente con un piede nella fossa. Hanno dai 70 ai 90 anni, diciamo che è giunto il momento per raccontare la loro storia, ora o mai più!”.

Peter Yost non solo è riuscito ad entrare dove molti non hanno potuto, ma anche ad ottenere un permesso speciale per entrare nella zona top secret, e cercare tutti quelli che nella base militare hanno lavorato per anni e sono prossimi alla pensione.

Forse qualche testimone oculare, potrebbe vuotare il sacco e dare al mondo alcune notizie interessanti sulla base super segreta.

Molti hanno chiesto a Yost se si tratta di una bufala, ma ha risposto che: “Alcune delle cose che ci sono state nascoste sono abbastanza notevoli!”.

Ora vi riporto un breve pezzo dell’articolo scritto dalla mia collega Daisy, per capire un po’ di più sull’Area 51:

Ma per capire la segretezza di quest’aria iniziamo dall’inizio quando nel 1948 l’USAF sequestrò illegalmente 89.600 acri di suolonascosti al centro delle montagne per ovviare ad occhi indiscreti.

Fino al 1951 l’area venne utilizzata come base di addestramento militare della marina,poi la Cia la trasformo in una base segreta sperimentale dove effettuavano i test sugli aerei spia U2.

Nel 1960 erano iniziati i primi tentativi di volo di un paio di scafi alieni, ma per un grave incidente gli esperimenti vennero interrotti per poi riprendere nel 1980-81.
Queste informazioni sono state date da un dipendente, Bob Lazar che lavorava nell’area 51, esattamente nella S4, che ha fece luce sulle operazioni che venivano compiute all’interno della base, altri addetti confermarono e aggiunsero che nell’area 51 c’erano corpo alieni morti da sperimentare. Ancora oggi non sappiamo realmente se è la verità o solo un modo di sviare quello che davverò si cela dietro quest’area.

fonte Gialli.it

Commenti (1)

  1. Ho sentito parlare di questo presunto documentario di Peter Yost già da qualche tempo, ma sono convinto che si tratti semplicemente di una ben congeniata messinscena e che rientra nella più classica metodica di traccheggio, basti vedere le tanto ventilare declassificazioni di documenti e rapporti inerenti il fenomeno ufologico che alla fin fine si rivela solo una grande cortina fumogena, perlomeno per i documenti declassificati e per quei paesi che li hanno declassificati; per quanto riguarda i due “blocchi” Usa e attuale Russia, bhé mi sembra che ci sia ben poco se un bel nulla; comunque, ritengo che queste aperture dai soggetti primi, appunto USA e Russia, non ci sia una erale ed effettiva disponibilità nell’aprire i loro archivi segreti ne tanto meno le aree in cui costudirebbero reperti e quant’altro, almeno volontariamente.
    Comunque, come per il Vaticano, hanno già messo le mani avanti per cadere inpiedi e parari le “chiappette” e non solo quelle.
    Mi permetto di segnalare il seguente link e per quanti dubbi possa sollevare il documento, potrebbe essere particolarmente illuminnte circa molti aspetti del fenomeno ufologico e tutto ciò che gli gira attorno.

    http://phoo34.wordpress.com/sottopagina-2/intervista-con-lalieno/

    Alessio

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