Poteri della mente, presagi funesti – I

di Gianni Commenta

Era il 1966, per la precisione il 20 ottobre ed Eryl Mai Jones era solo una bambina di dieci anni che abitava ad Aberfan. Quella mattina raccontò alla madre di aver fatto un sogno nel quale andava a scuola, ma la costruzione non c’era più.

Era stata coperta da qualcosa di nero. Quella stessa visione aveva popolato i solo una settimana prima i sogni di Alexander Venn un impiegato in pensione che viveva nell’Inghilterra sud occidentale. Era convinto che stesse per succedere qualcosa di terribile a causa del “carbone” e continuava a ripeterlo.

Disegnò anche alcune immagni che aveva visto in sogno. La notte che precedette il disastro molte persone ebbero sogni premonitori di questa sciagura in vari luoghi dell’Inghilterra. Una signora si sentì soffocare in sogno, un’altra vide un bambino che correva giù da una montagna gridando.

C’era chi sognava bambini che urlava e la massa nera che incombeva su di loro e la signora Milden di Plymouth che ne ebbe visione durante una seduta spiritica. Vide proprio la valanga di carbone staccarsi dalla montagna e precipitare a valle sotterrando tutto. Vide anche l’immagine di un bambino che poi riconobbe in seguito, dopo la disgrazia.

Un uomo anziano sognò persino una specie di insegna luminosa che rifletteva il nome della città, Aberfan. Tutto questo non bastò a scongiurare la sciagura. Eryl Mai Jones andò alla Pantglas Junior School situata vicino ad una montagna sulla cui cima c’erano i detriti di carbone provenienti dalle vicine miniere.

Aveva piovuto per due giorni di fila e la montagna sembrava quasi luccicare. Quella stessa pioggia aveva fatto si che il carbone iniziasse a scivolare. La massa nera si staccò e franò a valle sradicando case, alberi, e la scuola che in tanti avevano visto sommergere dalla massa nera. Eryn rimase lì sotto, insieme ad un altro centinaio di bambini.

A quel punto tutte le persone che avevano avuto quelle orribili visioni ne riconobbero le immagini proiettate sugli schermi televisivi. (continua)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>