I servi del Diavolo e la peste, superstizioni dell’antichità

di Gianni Commenta

Nel 1400 ci fu in Europa un’improvvisa epidemia di peste e le persone erano convinte che la colpa di questo fosse da attribuire ad un Vampiro. In tempi assai remoti era nata la leggenda che i vampiri fossero accompagnati da una gran puzza che presagiva la morte, o la malattia. Nel 1196 William di Newburgh, un cronista ed ecclesiastico inglese scrisse che “l’aria divenne immonda e corrotta mentre vagava quel corpo fetido e pervertito, così che scoppiò una terrbile peste”.

Le sue parole avrebbero dovuto spiegare l’epidemia che ebbe fine solo nel momento in cui due uomini risumarono il cadavere di quello che era riteuto un vampiro e lo infilzarono con una vanga per poi bruciarlo. La peste cessò subito dopo questo rito, così raccontarono.  Fu solo alla fine del 1800 che scoprirono i veri motivi delle epidemie di peste.

Nel medioevo, durante la moria umana tantissimi topi morivano, ma le persone erano convinte che contraessero la malattia dagli umini, invece era proprio il contrario. I topi, anche se non erano ritenuti responsabili della malattia, facevano orrore ed erano ritenuti “servi del diavolo” degni compari dei vampiri.

La storia del Pifferaio Magico di Hamelin, ci sono riferimenti alla credenza che i topi fossero creature infernali. Nella fiaba il famoso piffeaio, non riuscendo a farsi pagare, porta i bambini nella terra dei vampiri. Ma la storia del pifferaio acchaiappatopi potrebbe aver preso spunto dalle vere figure degli acchiapatopi, figure eccentriche che si aggiravano per la città appunto per catturare i topi che vi si trovavano.

Naturalmente il problema del proliferare dei topi aveva una stretta relazione con la pulizia. Erano questi che portavano in giro il virus della peste e che lo trasmettevano all’uomo. Gli acchiatopi poi, era probabile che ne lasciassero in giro le carcasse dopo averli catturati ed uccisi e questo poteva contribuire non poco all’espandersi dell’epidemia. I vampiri, povere creature!, non c’netravano nulla.

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