Capodanno, riti e tradizioni

Capodanno non è solo una festa da celebrare divertendosi e brindando. È anche un momento particolare, di passaggio, al quale tradizioni popolari e leggende hanno donato un’aura quasi magica. Vediamo

Superstizioni, le più diffuse

Quali sono le superstizioni più diffuse? Gli italiani sono essenzialmente persone scaramantiche fin dalla notte dei tempi. Scopriamo insieme quali sono le cose che il tal senso spaventano di più.

Ca’ Dario: superstizione o realtà?

L’Italia, in materia esoterica, detiene un primato: quello di essere base della costruzione “più maledetta” del mondo. Ca’ Dario di Venezia viene infatti popolarmente considerata non solo un’abitazione infestata da fantasmi, ma pericolosa per chi ci vive.

Portafortuna, i più particolari dal mondo

Quando si parla di portafortuna, tale funzione viene data spesso dalle persone ad oggetti ai quali sono affezionate e che ritengono siano legati ad esperienze positive. Vediamo insieme quelli più particolari provenienti da tutto il mondo.

L’immagine della Befana

L’anno nuovo è ormai iniziato e adesso non ci rimane che attendere con ansia l’arrivo della Befana che porta dolci a gradi e piccini. Esistono numerose leggende che riguardano la Befana, questa vecchina, dai vestiti rozzi che ingroppa alla sua scopa gironzola per il cielo durante la notte dell’epifania donando dolci. C’è chi vede la befana come una dolce nonnetta e chi la reputa una strega cattiva, ma realmente questa misteriosa donna anziana chi è?

L’ordalia; colpevole o innocente?

 Oggi giorno se una persona ha commesso un delitto, un furto, o qualsiasi altra cosa che infrange la legge, per capire se è colpevole od innocente, abbiamo i tribunali, abbiamo le ore d’interrogatorio, la macchina della verità, la polizia che cerca anche le minime prove; ma un tempo gli uomini primitivi o medioevali cosa avevano per capire se una persona fosse colpevole o meno?

Scaramanzie e oggetti portafortuna degli Europei di Calcio 2012

In Italia si sa, portafortuna e scaramanzie sono di casa, soprattutto quando si tratta di partite di calcio (si fa goal e i calciatori improvvisano un balletto o acrobazie), o eventi importanti. Per questi Europei di Calcio 2012 sono molti i calciatori italiani che diventano prede di scaramanzie di vario genere. Nocerino è devoto a Padre Pio, e la maggior parte degli azzurri sono del centro-sud Italia, quindi sarà facile vedere amuleti e rituali, per aiutare le partite.

Il destino lo si trova nei dadi – parte III

Come vi dicevo nell’articolo precedente c’è un terzo modo per vere risposte dai dadi, ed è molto più completo. Dovete prendere un foglio, disegnarci il solito cerchio e dividerlo in dodici spicchi uguali tra loro.

Ognuno di questi dodici settori riguarderà un ambito particoare della vostra vita e viene evidenziato da una particolare lettera dell’alfabeto. Tirate i dadi e vedete in quale settore cadono, poi controllate il numero.

Il destino lo si trova nei dadi – parte II

Per tirare i dadi è meglio essere in un posto freddo che pare sia l’ideale e l’ambiente deve essere tranquillo, si deve osservare un silenzio particamente assoluto. Vi spiego come fare per leggere nei dadi!

Prendete un foglio di carta e disegnatevi un cerchio di una trentina di centimetri di diametro e appoggiatelo su una superficie piatta. Qui è dove dovrete tirare i dadi e state attenti a non farli uscire dal cerchio perchè porta sfortuna.

Il destino lo si trova nei dadi – parte I

Chi l’avrebbe mai detto che i classici dadi che si tirano per gioco potessero essere un modo per predire il futuro? Ebbene sì. Il grande Giulio Cesare disse: in latino “Alea iacta est” che significa “il dado è tratto” in occasione dell’attraversamento del Rubicone, il più grande azzardo nella vita.

Il legame tra destino e dadi ha origini molto antiche. Pare che fin dall’antichità l’uomo inventasse giochi divinatori attraverso i quali gli dei potevano dargli dei segnali e presagi per il futuro.

Le bambole di porcellana

Chi di voi non è rimasti incantato osservando una bambola di porcellana? Queste bambole cosi belle nella loro perfezione ma alquanto spettrali.

Non ditemi che non avete almeno un po’ di timore per queste bambole? Si dice che quando se ne acquista una o si regala bisogna benedirla o consacrarla con acqua e sale affinché gli spiriti maligni non si impadroniscono di loro.

Queste bambole sono il luogo migliore per gli spettri, i loro occhi vitrei fanno si che possono nascondersi da noi ma guardare attraverso.

Le superstizioni del 1° dell’anno

Il Natale ce lo siamo appena lasciati alle spalle, ma pensate sia finita qui? Assolutamente no. Continuiamo a scrivere in merito a queste feste, alle loro tradizioni e alla superstizione che spesso vi è legata, soprattutto al Primo dell’Anno.

Sono diverse le leggende che si narrano a riguardo e ve ne racconterò alcune che magari anche già conoscete. Ad esempio c’è la convinzione che ciò che si fa il primo giorno dell’anno lo si faccia tutto l’anno quindi evitate di pagare debiti, di rompere le cose, di impegnarvi in attività che non vi piacciono.

Licantropia, ci si crede ancora oggi: da dove nasce

Nonostante la scienza, le scoperte scientifiche, la sempre alfabetizzazione di alcuni popoli che, conoscendo, non sono più così effetto dei “misteri” si continua a credere a cose come la licantropia.

In passato, parliamo degli anni Novanta, una donna di Haiti era stata arrestata con l’accusa di trasformare i bambini in animali e poi mangiarli. L’articolo che ne riportava i fatti era apparto sul Wall Street Journal.

Sempre lo stesso giornale scriveva di un uomo ferito a morte con un machete perchè ritenuto un licantropo. Il Financial Times nel 1986 rccontava di un gruppo di malaysiani che avevano picchiato un cane convinti fosse un uomo membro di una banda di ladri che sapevano trasformarsi.

Un mondo popolato dagli spiriti, il nagual

Gli uomini primitivi cercavano di “sintonizzarsi” con la natura e con gli spiriti degli animali convinti che fossero intrinsecamente collegati e derivanti dalla stessa sconosciuta origine. Tra le società primitive c’era già la convinzione che tutti gli esseri viventi avessero un’anima interiore e incorporea.

Il mondo a quei tempi era dominato dal mistero e dagli spiriti e venne naturale pensare che mentre il corpo dormiva l’anima ne uscisse e si aggirasse qui e là, con la capacità di entrare nel corpo di altri spiriti fossero essi umani o animali.

E visto che anche gli animali avevano uno spirito non era difficile pensare che anche queste potessero trasmigrare nel corpo degli uomini. In più c’erano degli uomini, e delle donne, che sapevano trasformarsi in animali.