Shintoismo, una dottrina poco conosciuta – parte ultima

di Gianni 2

Shintoismo
Le danze rituali (kagura) hanno un’ origine molto antica, e consistono sostanzialmente in rappresentazioni pantomimiche dei diversi miti e vengono di solito eseguite da bambine di 10-12 anni.

Nella maggior parte delle case si trova un piccolo altare, kamidana, su cui sono disposti oggetti simbolici come un amuleto per i kami, uno specchietto, una candela ed un vaso con ramoscelli dell’albero di sakaki. Ogni rito inizia sempre con il lavarsi delle mani ed il risciacquo della bocca, pii si deposita davanti all’altare un’offerta di un po’ di riso ed una scodella d’acqua. In seguito si sta in piedi o seduti su un tappetino e si china la testa verso l’altare in segno di deferenza. Dopo la preghiera si piega due volte la testa, si battono due volte le mani tenendole sollevate e si termina con un inchino. Infine si portano in tavola le offerte commestibili e si consumano.

Ci son moltissimi Kami venerati dai Giapponesi come:

Inari, Kami del riso,accompagnato da una volpe, sua messaggera e protettrice delle risaie;
Musubi no kami, kami della fertilità
Kane no kami o Konjin, Kami del metallo e divinità terrifica;
L’imperatore Ojin (270-312), Venerato col nome di Hachiman, Kami della guerra;
Lo shogun Tokugawa Jeyasu (1542-1616) e suo nipote ldemitsu, elevati al rango di kami e venerati nel tempio di Nikko;

Si venerano anche varie divinità dei villaggi e delle città; nei rispettivi templi vengono condotti i neonati maschi al trentunesimo giorno, le femmine al trentatreesimo per chiedere protezione e benevolenza.

Il culto prevede, oltre al rito descritto prima, la recitazione dei norito (“preghiere”), il divieto di danneggiare le risaie o di ostruirne i fossati, la venerazione degli antenati.
Fra i più alti ideali etici, Codificati dal Bushido (La via del samurai), vi sono la fedeltà ai propri doveri, l’autocontrollo, lo sprezzo della morte e l’amore per la nazione.

Per quanto riguarda le festività?

La festa shintoista è chiamata Matsuri.
A gennaio si festeggia la festa propiziatoria del raccolto.
L’11 febbraio è la ricorrenza dell’ascesa al trono dell’imperatore Tenno (Venerato anche come Kami)
Il 30 giugno e il 31 dicembre sono i giorni della grande purificazione
Il 17 ottobre è dedicato all’assaggio del nuovo riso.
Nel corso dell’anno i fedeli compiono vari pellegrinaggi in luoghi sacri, primo fra tutti il Fuiivama, il monte più alto del Giappone.

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