Il fantasma del cavaliere solitario è probabilmente una delle storie riguardanti gli spettri dei defunti, più affascinanti e di cui ancora oggi si hanno poche informazioni in merito. Infatti sembrerebbe che questo spirito non sia come gli altri che riproducono in loop la loro morte.
apparizioni
La casa delle anime
La casa della anime: chi la conosce o ne ha mai sentito parlare? Molto probabilmente il popolo genovese conosce la casa per le vicissitudini successe al suo interno molti anni fa. Infatti essa è diventata famosa perchè luogo di orrori.
La Foresta Nera: le leggende
La foresta nera si estende da Karlsruhe fino all’alto Dublino e da Pforxheim a Lorrach e ciò che fa di questa foresta una leggenda è la sua natura selvaggia, non contaminata dall’uomo che si estende per migliaia di chilometri.
Storie di fantasmi di tutti i giorni
Questa storia ha un pò di anni, nel senso che è successa quando il protagonista aveva dieci anni, ma come questa ce ne sono tante. Moltissime persone vivono questa esperienza e si ritrovano nella vita di tutti i giorni a vedere un fantasma.
Quando aveva dieci anni vide il suo primo fantasma. Il ragazzino era con lo zio e stavano portando una mucca al macello per fare i classici hambuger americani. Si trovavano vicino alla ferrovia nella Novantesima Strada.
Il bambino era seduto sul camion e le porte della cabina erano aperte quando ad un certo punto vide tre figure schelettriche, una ragazza e due ragazzi. Non che dallo scheletro si capisse proprio, ma gli arrivò il pensiero di chi fossero.
Un poltergeist pasquale
I poltergeist sono fenomeni che durano relativamente poco, anche se si hanno casi in cui le manifestazioni sono perdurate parecchio e possono diventare molto pericolosi se in qualche modo viene utilizzato il fuoco.
La casa dove avvengono si può incendiare se nessuno si accorge per tempo del divampare del fuoco. Il poltergeist di cui vi parlo avvenne nel 1958 a casa dei coniugi Graham e Vera Stringer proprio nel periodo pasquale.
Apparizioni di fantasmi alle persone sbagliate – I
Spesso le persone, nel momento della morte, sentono il bisogno di apparire ai loro cari erp un ultimo saluto, o anche solo per stablire un momento di unione. Le apparizioni di fantasmi nel momento di crisi, che viene identificato con la morte, o con episodi molto pesanti, non sono rare.
Raro è però che il fantasma, l’anima che lascia il corpo, appaia a qualcuno che non è della famiglia, creando così un legame, che non c’entra molto. Potrebbero essere definiti errori? O forse lo spirito decide di mostrarsi a quella persona in particolare per dei motivi suoi?
Lo specchio antico
Oggi continuerò, come promesso ieri, a parlarvi del potere che ha uno specchio, specialmente se antico. A proposito volevo parlarvi di una storia che lessi tempo fa di una donna che aveva acquistato da un negozio di antiquariato un vecchio specchio, dove gli avevano spiegato che lo specchio apparteneva a una nobile famiglia del’800, che era stato tramandato di generazioni in generazioni fino a quel momento, in cui l’attuale famiglia l’aveva dato perché non piaceva ed era stufa di avere una cosa cosi “vecchia”. La donna se ne innamorò all’istante, era un bellissimo specchio dalle rifiniture curate nei minimi dettagli un pezzo antico che nessuno possedeva.
Un giorno mentre passava d’avanti allo specchio si accorse che c’era un immagine, che non era lei, di una donna bellissima del’800, che sorrideva allo specchio pettinandosi una lunga chioma, ovviamente questa era solo un immagine del passato infatti durò un attimo. La donna spaventandosi, riportò lo specchio al negozio di antiquariato dove l’aveva acquistato, ma il commesso le disse che non poteva riprenderselo perché ormai l’aveva comprato e non poteva rimborsarlo ne cambiarlo con un altro.
Cosa sono i fantasmi
Si parla spessissimo di fantasmi, apparizioni e cose di questo genere, magari tutti sappiamo già a grandi linee di cosa si tratta, ma è un argomento così affascinante che personalmente non smetterei mai nè di parlarne, nè di cercare informazioni per saperne di più.
Mi piacerebbe anche parlarvi dei fantasmi in relazione a tutte le maggiori religioni del mondo per paragonarle e vedere cosa credono, voi che ne dite? Ad ogni modo introduciamo l’argomento!
Immagini popolari dei fantasmi
La più comune immagine che ci viene tramandata dei fantasmi è la loro aria diafana, a volte trasparente e impalpabile, che si aggira per i luoghi fluttuando nella classica veste bianca. Pare infatti che abiti larghi e ampi siano i preferiti dalle entità spettrali.
Questo loro modo di vestire potrebbe in qualche modo rappresentare non solo la necessità di ampio movimento, ma un modo comune di vestire “nell’aldilà”. Sembra però che altri fantasmi invece amino i colori differenti dal bianco o dal candore. La differenza avrebbe portato a far nascere parecchie controversie tra gli spiritisti e ricercatori psichici.
I defunti anche in epoche più remote venivano seppelliti con i loro vestiti terreni in modo che potessero presentarsi nell’altro mondo in modo del tutto adatto, o almeno così si pensava: ordine ed eleganza. Per il “viaggio” si sceglieva e tuttora si sceglie per il dfunto un bell’abito elegante.
Spettri nell’Inghilterra del XIX secolo
Il periodo d’oro per gli spettri in Inghilterra fu nel XIX secolo, quando la nazione era presa tra scienza e religione, tra ragione e sentimento e la società vittoriana sviluppò un’ossessione per il romanticismo e un morboso interesse per la morte e gli spiriti dei defunti.
Le storie di fantasmi, morti e apparizioni divennero vere e proprie forme di intrattenimento. Un astuto uomo d’affari, George R. Tweedie pensò bene di ideare una serie di conferenze accompagnate da immagini per illustrare cinquanta storie di fantasmi.
Riscosse un enerme successo, tanto da finire sulle pagine del Pall Mall Gazette. Ogni abbonato poteva avere la serie di conferenze per mezzo scellino, ma questa non forniva risposte, soltanto la rassegna di alcune storie di fantasmi recenti e diffuse ampiamente.
Apparizioni di anime nei momenti di crisi
Il fatto di cui si narra avvenne circa alla metà dell’Ottocento ed è molto particolare perchè racconta dell’apparizione di una ragazza sotto forma di fantasma ai suoi familiari nel momento in cui sta morendo a chilometri di distanza.
Era l’imbrunire a Clapham, in Inghilterra e una donna e su figlio erano seduti in giardino a godersi quel momento sereno. Stavano chiacchierando piacevolmente quando il figlio scattò in piedi indicando il sentiero che andava verso la loro casa.
Aveva visto la sorella, Ellen. Ma cosa ci faceva la ragazza a casa quando avrebbe dovuto essere a Brighton? L’avevano allontanata dalla famiglia per fare in modo che si staccasse dal suo innamorato: la loro era una storia impossibile.
Infestazione di fantasmi a Brighton – parte II
Oltre a tonfi sordi e pianti disperati udirono una voce dolce che sussurrava “oh, perdonami” e alla fine, in capo a sei mesi la vedova con i due figli se ne andarono, disperati. Era impossibile vivere in quella casa. Il caso fu studiato da due massimi ricercatori dell’epoca, Frank Podmore e Edmund Gurney.
I due intervistarono molte persone, comprese la vedova, e tutti dissero di aver assistito ai medesimi episodi, compresa l’apparizione del pallido volto femminile. In seguito mandarono Smith, all’epoca segretario di Gurney, per continuare le ricerche.
Spesso succedeva che, all’arrivo dei ricercatori, il fantasma se ne andasse e che l’atmosfera psichica ne risultasse disturbata. Nella casa di Brighton non successe e Smith potè documentare tantissimi casi durante la permanenza sua e della moglie per i tredici mesi in cui vissero nella casa.
Infestazione di fantasmi a Brighton – parte I
Un membro della SPR inglese, tale G. A. Smith, nel 1888 si trasferì con la moglie nella cittadina costiera di Brighton, nell’Inghilterra meridionale. Pare che fosse stato mandato proprio dalla società per verificare alcuni fenomeni paranormali che avveniva nella casa dove andarono ad abitare.
La dimora era infestata da anni. La prima persona che ebbe problemi fu una donna, di cui non si fece mai nome per porteggere la sua privacy dalla curiosità e pubblicità. La donna, peraltro abbastanza giovane e coraggiosa, vi era andata ad abitare nel 1882.
Quando sentiva strani rumori in giro per la casa si “armava” di attizzatoio e andava a vedere chi fosse, ma si trovava sempre alle prese con un invisibile intruso. I rumori che udiva erano pesanti passi e il suono insistente del campanello della porta, un vecchio congegno in cui un filo collegava la maniglia esterna al campanello posto all’interno della casa.
L’abbazia di Whitby e Santa Hilda
Una leggenda racconta che le rovine maestose dell’abbazia di Whitby, nello Yorkshire, siano abitate dagli spiriti, anime che vagano inquiete. L’abbazia fu eretta nel 657 sulla collina vicina al mare e fu distrutta due secoli dopo dai vichinghi.
In seguito fu ricostruita nel 1067 dai conquistatori normanni. La fondatrice dell’abbazia originaria era Santa Hilda e pare che la donna non abbia mai voluto abbandonare il luogo che tanto amò in vita.
Difatti il suo spettro, avvolto in un sudario si aggira tra le rovine e spesso appare affacciato ad una delle più alte finestre. Ma la Santa è stata protagonista anche di altre apparizioni, sempre all’interno dell’abbazia.